La Giunta Regionale


02.05.2015 11:59

AMBIENTE: VITO, RIPARTONO LE BONIFICHE DEL SITO INQUINATO DI TRIESTE

Trieste, 02 mag - Possono ripartire le procedure di bonifica del Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Trieste, rimaste bloccate a causa delle difficoltà di applicazione delle norme entrate in vigore nel 2013 sui cosiddetti "test di cessione", prove simulate di rilascio di contaminanti che devono essere eseguite prima delle caratterizzazioni dei terreni.

Le procedure sono state sbloccate grazie all'intervento dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente (ARPA) che, dopo un confronto con i portatori di interesse e con il Ministero dell'Ambiente, ha definito un Protocollo tecnico per eseguire i test, che è stato infine condiviso dallo stesso Ministero.

"Siamo di fronte - osserva l'assessore regionale all'Ambiente Sara Vito - a un ottimo esempio di come l'ARPA, nel suo ruolo di Ente di controllo, possa operare di concerto con la Regione e con le altre istituzioni per coniugare crescita e tutela dell'ambiente in Friuli Venezia Giulia".

"Ringrazio la Regione - ha commentato il sindaco di Trieste Roberto Cosolini - per l'impegno sulle bonifiche, che per Trieste rappresentano sicuramente un'opera di grande valore strategico per promuovere lo sviluppo economico, per rafforzare l'attrattività territoriale e contrastare i processi di deindustrializzazione".

"Il riavvio delle procedure di bonifica del SIN di Trieste - secondo il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello - conferma l'impegno di questa Amministrazione per rilanciare lo sviluppo del manifatturiero in Friuli Venezia Giulia, e a Trieste in particolare. Un impegno che, accanto alla legge Rilancimpresa FVG, coinvolge trasversalmente tutte le competenze della Regione".

Per verificare l'attuabilità del Protocollo, l'ARPA e l'Ente Zona Industriale di Trieste (EZIT) hanno concordato di eseguire in via sperimentale i "test di cessione" nelle aree di proprietà dello stesso EZIT nella Valle delle Noghere, per poi estenderli all'intero SIN.

Il Protocollo sarà trasmesso a tutti i soggetti interessati, che potranno anche usufruire di una task force dedicata, messa in campo dall'ARPA.

ARC/PF