La Giunta Regionale


06.10.2014 19:12

FAUNA: BOLZONELLO, IL CENTRO DI SAN CANZIAN (GO) È UN PREZIOSO PUNTO RIFERIMENTO

San Canzian d'Isonzo, 6 ott - Il vicepresidente della Regione e assessore alle Risorse agricole e forestali del Friuli Venezia Giulia Sergio Bolzonello ha visitato oggi il Centro di Recupero della Fauna in difficoltà che sorge su un'area di circa 10.000 metri quadrati in località Terranova, comune di San Canzian d'Isonzo, tra le Riserve naturali Foce dell'Isonzo e Valle Cavanata.

L'area è ubicata all'interno dell'Azienda agricola della famiglia Baradel che si occupa personalmente - con l'assistenza di due veterinari - della cura e ricovero degli animali selvatici autoctoni, in convenzione con la Provincia di Gorizia dal gennaio del 2000 e, dal 2013, di quelli esotici e pericolosi, cani e cavalli in virtù di una convenzione firmata con la direzione centrale Agricoltura e Foreste della Regione Friuli Venezia Giulia.

Dalla sua apertura ad oggi il Centro ha dato assistenza a circa 10.000 animali, di cui circa il 70 per cento è stato reintrodotto in natura. Il Centro prende in affidamento anche i cuccioli sequestrati dal Corpo Forestale Regionale (CFR) ai trafficanti che dai Paesi dell'Est Europa (Ungheria in primis) smerciano gli animali, sottoponendoli ad estenuanti viaggi ad altissimo tasso di mortalità.

Negli ultimi due anni sono stati accolti 420 cani che, dopo la cura e i controlli sanitari e previo colloquio e verbale, sono stati in buona parte concessi in affidamento e custodia ai privati che ne hanno fatto richiesta. Bolzonello ha visitato tutto il Centro accompagnato da Damiano Baradel, dal direttore del CFR Massimo Stroppa, dal maresciallo della Stazione forestale di San Giorgio di Nogaro Claudia Comelli, responsabile delle attività sul benessere animale dal 2011, e dai funzionari dell'Ufficio Gestione Faunistica della Provincia di Gorizia, Alessandra Zanella e Michele Benfatto (quest'ultimo anche inanellatore dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - ISPRA).

"Questo - ha commentato il vicepresidente Bolzonello al termine del sopralluogo - è un punto di riferimento di eccellenza per la fauna esotica e autoctona in difficoltà. In regione abbiamo problematiche quotidiane su questo fronte: dalla civetta che si rompe un'ala, al cane abbandonato, ai cuccioli sequestrati grazie all'attività del CFR. Avere centri di questo tipo permette di dare risposte immediate all'emergenza e, nello stesso tempo, di offrire un futuro agli animali in difficoltà. Il benessere animale in una società che si definisce civile va salvaguardato e promosso: per questo sono molto soddisfatto di avere constatato che qui possiamo contare su un Centro gestito da una famiglia che con passione e competenza si prende cura degli animali, puntando ad un alto tasso di reintroduzioni in natura. Anche la problematica degli animali nocivi alla fauna locale e che non posso essere quindi reimmessi in libertà viene gestito con grande professionalità e grande amore dalla famiglia Baradel".

La particolare ubicazione in ambiente rurale, lontano da strutture urbane, l'utilizzo di tecniche che limitano i vari fattori di stress, permettono di riabilitare gli animali consentendo loro un perfetto recupero e una sistematica reintroduzione in natura. Inoltre, la varietà degli ambienti presenti attorno al Centro compresi in un'estensione di pochi chilometri (si va dall'Altopiano Carsico alla Laguna di Grado), consente un corretto reinserimento in habitat idonei agli animali liberati.

Il Centro si compone di diverse strutture tra cui un locale di prima degenza, attrezzato per la stabulazione degli animali e la profilassi quotidiana (destinato principalmente al ricovero di nidiacei o cuccioli di mammiferi e adulti feriti); locali di isolamento sanitario in cui è possibile stabulare gli animali in attesa di un riscontro sanitario; un ambulatorio veterinario per attività clinica e chirurgica; ambienti destinati alla riabilitazione.

In occasione del sopralluogo, sono state ricordate le principali attività che dal 2011 il CFR ha attuato nel settore del benessere animale. "Sono stati sequestrati oltre 600 animali esotici e di affezione nel corso dei controlli per debellare il traffico illecito", ha reso noto il maresciallo Claudia Comelli, ricordando che sono in aumento esponenziale le segnalazioni in una regione come il Friuli Venezia Giulia, nella quale un'associazione animalista londinese ha stimato transitino quasi 2.000 cani alla settimana.

"È un settore delicato, che vede il Friuli Venezia Giulia in prima linea, e per questo l'obiettivo è di rafforzare, all'interno della struttura del CFR, l'attività per la salvaguardia del benessere animale con altre forze, mettendola nelle condizioni per operare al meglio", ha affermato Bolzonello.

ARC/EP

 
rilasciate a margine della visita al Centro di Recupero della Fauna in difficoltà, in località Terranova tra le Riserve naturali Foce dell'Isonzo e Valle Cavanata, a San Canzian d'Isonzo il 6 ottobre 2014
gestore del Centro di Recupero della Fauna in difficoltà, in località Terranova tra le Riserve naturali Foce dell'Isonzo e Valle Cavanata, rilasciate a San Canzian d'Isonzo il 6 ottobre 2014
rilasciate nel corso della visita al Centro di Recupero della Fauna in difficoltà, in località Terranova tra le Riserve naturali Foce dell'Isonzo e Valle Cavanata, a San Canzian d'Isonzo il 6 ottobre 2014