La Giunta Regionale


21.09.2013 

TURISMO: BOLZONELLO, NECESSARIE COESIONE E VISIONE COMUNE

Tolmezzo, 21 set - Trasformare la memoria, legata alla straordinaria storia della lotta partigiana, in volano di sviluppo turistico di qualità del territorio. È questo lo scopo del progetto multimediale "Sui luoghi della Repubblica della Carnia e dell'Alto Friuli", presentato oggi nella sede della Comunità montana della Carnia a Tolmezzo alla presenza dell'assessore regionale alle Attività produttive Sergio Bolzonello. L'iniziativa, alla quale hanno preso parte numerosi amministratori locali e tanti studenti, rappresenta la parte conclusiva dell'ampio progetto "Repubblica della Carnia 1944. Le radici della libertà e della democrazia", promosso dall'Università di Udine e dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia. Nel 1944, per alcuni mesi, un'area tra il Friuli e il Veneto di 2.500 chilometri e comprendente circa 90.000 abitanti, infatti, si affrancò dal Terzo Reich e venne costituita una Repubblica partigiana. Il portale www.repubblicadellacarnia1944.uniud.it, i cui contenuti sono stati illustrati da Andrea Zannini e da Mauro Pascolini, propone di percorrere specifici itinerari legati a queste memorie, posti all'interno di un'unica cornice naturale, ambientale e culturale. Il sito, oltre ad offrire immagini d'epoca, la cronologia degli eventi, le interviste ai protagonisti della lotta partigiana e altro materiale, fa conoscere le potenzialità turistiche (alberghi, prodotti tipici, economia locale) del territorio e consiglia ai visitatori anche le possibili escursioni. "Entusiasta e suggestionato" dalla presentazione del progetto, "vero format per il turismo del Friuli Venezia Giulia", il vicepresidente Bolzonello ha richiamato l'attenzione sulla necessità di formare "la struttura" utile ad accompagnare la realizzazione di questo progetto turistico. "In Carnia, così come in tutta la nostra regione - ha affermato - si agisce in modo troppo frammentato. È quindi necessario trovare nuove capacità di coesione e di visione comune per far decollare progetti come questo". In tale direzione va certamente la proposta, presentata al convegno dai sindaci di Ampezzo, Enemonzo, Ovaro, Raveo e Socchieve, di costituzione di un gruppo di lavoro che si ponga l'obiettivo, in collaborazione con la Regione e l'Ateneo udinese, della realizzazione concreta del progetto. È però nel contempo importante sviluppare una rete di qualità di servizi da offrire sul territorio ai turisti, ha osservato il direttore generale di TurismoFVG Edi Sommariva. Alla presentazione è stato sottolineato come in Italia, a differenza di altri Paesi europei, il turismo legato alla memoria non sia ancora molto consolidato: fanno eccezione, con la valorizzazione dei luoghi legati alla Resistenza, l'Emilia-Romagna, la Toscana e il Piemonte. Le prospettive di sviluppo sono però buone, anche perché gli ospiti interessati al recupero dei valori e delle radici di un determinato territorio sono in crescita. In merito alle problematiche concernenti il settore, l'assessore Bolzonello ha quindi menzionato la priorità dell'Esecutivo regionale per l'approvazione - "molto velocemente" - di una nuova legge che disciplini il turismo regionale (l'attuale normativa risale al 2002) ed ha sottolineato come il sistema infrastrutturale legato all'offerta turistica sia oggi debole ("tutti gli operatori devono farsi un esame di coscienza", ha aggiunto). L'ex rettore dell'ateneo friulano Cristiana Compagno ha concluso i lavori evidenziando le potenziali ricadute economiche del progetto. Spronando gli amministratori dell'area montana ad abbandonare l'individualismo e il vittimismo, la Compagno ha ricordato l'esigenza di "riprendere" le proprie radici e di "guardare avanti" attraverso la presentazione di iniziative di sviluppo della montagna friulana, alle quali dovrebbero partecipare anche i privati. ARC/MCH