La Giunta Regionale


25.09.2015 20:10

AGRICOLTURA: SHAURLI, BIOTECNOLOGIE POSSONO FARE LA DIFFERENZA

Trieste, 25 set - Un'agricoltura moderna, al passo con i tempi e con i cambiamenti e che dunque non può fare a meno delle biotecnologie, ha sottolineato oggi a Trieste l'assessore regionale alle Risorse agricole e forestali Cristiano Shaurli aprendo i lavori dell'incontro dedicato alle tecnologie biologiche in campo agroalimentare, nell'ambito di Trieste Next - Salone Europeo della Ricerca scientifica, in programma sino a domenica nel capoluogo giuliano.

"Le biotecnologie oggi possono fare la differenza in agricoltura - ha affermato Shaurli -: possono offrire una soluzione a molti problemi legati alla biodiversità agricola del settore primario anche in Friuli Venezia Giulia, dove non si deve limitarsi a produrre di più, ma imparare a produrre e consumare meglio".

Un Friuli Venezia Giulia, ha sottolineato più in generale Shaurli, che in campo scientifico non è più periferia ma in controtendenza rispetto ai numeri nazionali presenta il dato di 40 addetti nel settore della Ricerca&Sviluppo per ogni 1.000 unità di forza lavoro e in cui oltre il 40 per cento delle aziende industriali inserisce l'innovazione all'interno dei propri cicli produttivi, senza contare inoltre che le Università e gli istituti tecnici della regione (a fronte di un PIL agricolo del FVG che sfiora appena il 3 per cento di quello nazionale di settore) è in grado di formare circa il 15 per cento delle professionalità del comparto.

Tutte cifre che di certo non stridono, ha ricordato Shaurli, con il fatto che "siamo stati la prima Regione in Italia ad adottare con una scelta forte le clausole di salvaguardia verso il Mais OGM e che, quindici giorni fa, abbiamo ottenuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (MiPAAF) il riconoscimento per 10 nuove varietà di vite resistenti alle malattie".

Un'agricoltura in Friuli Venezia Giulia che, sempre secondo l'assessore Shaurli, ha bisogno di "imprenditorialità, competenze e capacità, ma anche redditività d'impresa", e che al contempo deve affrontare le scelte della sostenibilità e di un uso razionale delle acque.

ARC/RM