La Giunta Regionale


21.07.2015 16:09

SICCITÀ: SHAURLI, INTERVENIRE SULLE STRUTTURE IRRIGUE

Udine, 21 lug - I primi segnali d'allarme che provengono dal mondo agricolo nazionale rispetto ai danni che il perdurare del caldo torrido e siccitoso potrebbe provocare alle colture e alle attività del settore primario ha indotto l'assessore regionale alle Risorse agricole e forestali del Friuli Venezia Giulia Cristiano Shaurli a ribadire l'esigenza di dotare il mondo rurale del FVG delle infrastrutture irrigue necessarie a consentire alle aziende di superare le difficoltà conseguenti all'eventuale ripetersi di condizioni climatiche particolari, come quelle che da alcune settimane interessano anche le nostre campagne.

"È per questo - precisa l'assessore Shaurli - che nella manovra di assestamento di Bilancio abbiamo previsto una prima dotazione finanziaria da destinare all'ammodernamento delle infrastrutture irrigue, e alla realizzazione di nuovi impianti dove, anche a seguito degli effetti del caldo di queste settimane, potranno rivelarsi indispensabili risorse che si collocano nel contesto di scelte fatte già in Finanziaria e che porteranno l'investimento regionale per il settore irriguo nel solo 2015 a oltre il milione di euro".

"Gli stanziamenti - puntualizza l'assessore - serviranno anche per la manutenzione degli impianti esistenti". "Occorrerà però - aggiunge Shaurli - programmare in prospettiva un'azione di vasta portata, che interessi le zone a vocazione agricola non ancora dotate di moderni sistemi di irrigazione; sistemi che consentono peraltro un notevole risparmio dell'acqua utilizzata e assicurano una maggiore efficacia a beneficio delle colture".

La Regione, peraltro, sta già lavorando alla riorganizzazione della gestione del sistema irriguo del Friuli Venezia Giulia. "Un risultato davvero significativo - ha detto Shaurli - è infatti quello raggiunto con la creazione di un unico Consorzio della Pianura Friulana, attraverso la fusione dei Consorzi di Bonifica Bassa Friulana e Ledra Tagliamento".

La situazione derivante dall'eccezionale ondata di calura che continua a investire anche la nostra regione è nel frattempo monitorata costantemente dalla direzione centrale delle Risorse agricole e forestali della Regione, in contatto costante con i Consorzi di Bonifica, mentre è già stata chiesta l'autorizzazione ad agire, se sarà necessario, sul deflusso minimo vitale dei corsi d'acqua delle zone maggiormente a rischio.

Per ora, come segnala il presidente regionale della Coldiretti Dario Ermacora, le colture hanno retto allo stress da carenza idrica, ma se le attuali condizioni dovessero protrarsi a lungo la situazione potrebbe cambiare. In particolare a danno delle coltivazioni viticole, orticole e frutticole. Le colture di mais stanno invece reggendo alla calura nelle zone interessate due settimane fa dalle precipitazioni.

ARC/CM