La Giunta Regionale


03.02.2017 19:23

Sociale: Telesca, amministratore di sostegno per la libertà delle persone fragili

Udine, 3 febbraio - "Il Friuli Venezia Giulia si distingue nell'ambito del sociale, anche nei confronti di Paesi europei, e continua a farlo anche attraverso la gestione della figura dell'amministratore di sostegno: un istituto giuridico previsto da una normativa lungimirante a tutela e a supporto parziale o totale delle persone che non sono più in grado di gestire la propria vita e i propri interessi in modo autonomo, al fine di restituire loro quelle forme di libertà che gli sono consentite".

Lo ha ricordato l'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca intervenendo a Udine, in Sala Ajace, al convegno Assistere, Donare, Sostenere, organizzato dall'Unione Territoriale Intercomunale (UTI) del Friuli Centrale per fare il punto sul ruolo e sul significato dell'amministratore di sostegno fra protezione e promozione delle persone con fragilità. Telesca, che ha concluso i lavori, ha ribadito l'impegno della Regione nei settori socio-sanitario e socio-assistenziale, in particolare nel settore della disabilità, con l'obiettivo di garantire i diritti essenziali della persona anche in chi è colpito da disabilità forti.

La nostra Regione, ha detto l'assessore, seppure all'avanguardia in diversi ambiti della salute e del sociale, persegue nel contempo nuove azioni volte a rispondere ai bisogni emergenti della comunità, o finora in parte trascurati, con l'obiettivo di ridare dignità e opportunità alle persone, e restituire loro quelle forme di libertà che la malattia, o forme di disabilità, hanno negato. L'obiettivo dell'Amministrazione, secondo Telesca, è quello di favorire un cambiamento culturale nel modo di intendere e affrontare ciò che in seno alla società spesso riduce l'autonomia e i limiti delle persone con fragilità e condiziona le loro famiglie.

Per questo, ha precisato l'assessore, quest'anno la Regione ha triplicato le risorse (in Bilancio vi sono 250.000 euro per il 2017) a supporto dell'amministratore di sostegno, considerando anche di venire incontro alle spese sostenute nel caso questi non disponga di un reddito sufficiente a consentirgli di svolgere tale mansione. Occorre però ampliare ulteriormente la collaborazione e la sinergia tra le istituzioni, le associazioni di volontariato sociale, le UTI, e far conoscere le opportunità rappresentate dalla istituzione dell'amministratore di sostegno a un sempre maggior numero di potenziali fruitori. Per Telesca, per raggiungere tale obiettivo dovrà essere sviluppata l'azione degli sportelli appositamente attivati sul territorio regionale.

I lavori del convegno, di carattere tecnico, al quale hanno partecipato operatori del sociale e avvocati, oltre ad amministratori locali, dopo i saluti delle autorità sono stati aperti dai rappresentanti dell'UTI organizzatrice, per proseguire con l'illustrazione delle esperienze del Dipartimento di Salute mentale e del giudice tutelare del Tribunale di Udine, e di Paolo Cendon, già ordinario di Diritto civile all'Università di Trieste.

ARC/CM/ppd