La Giunta Regionale


11.10.2017 17:18

Cara/Cpr Gradisca: Panariti, verifiche per tutelare lavoratori

Trieste, 11 ottobre - La chiusura del Cara di Gradisca d'Isonzo, la sua trasformazione in Centro per il rimpatrio (Cpr) e le conseguenze di questa conversione per i lavoratori della cooperativa Minerva che operano nella struttura sono state al centro dell'incontro tra l'assessore al Lavoro del Friuli Venezia Giulia, Loredana Panariti, e i sindacati regionali che hanno evidenziato l'attuale rischio per i 70 dipendenti della Minerva assegnati al Cara, la cui chiusura è stata ipotizzata entro la fine di dicembre, di perdita del proprio lavoro, con la possibilità che solo una piccola parte di loro venga poi riassorbita tra gli operatori del Cpr.


Panariti ha garantito alla delegazione "la massima attenzione sul tema e l'avvio immediato di un approfondimento con la prefettura di Gorizia, al fine di raccogliere informazioni dettagliate e precise sulle tempistiche di trasformazione del Cara in Cpr".

"Una volta acquisita contezza sulle tempistiche della transizione di attività presso la struttura di Gradisca - ha aggiunto l'assessore - potranno essere avviate in brevi tempi le valutazioni del caso in merito all'individuazione di possibili strumenti a tutela del reddito delle lavoratrici e dei lavoratori con il coinvolgimento di tutti gli interlocutori, sociali e istituzionali. Fin da ora, inoltre, è possibile garantire la disponibilità ad attivare tutti gli strumenti finalizzati alla loro riqualificazione". L'assessore, evidenziando la buona collaborazione instauratasi con le rappresentanze sindacali, ha quindi sottolineato che "in questo senso, una volta definito il quadro della situazione, chiederemo un incontro con l'azienda per valutare la strategia più adatta a tutelare i lavoratori". ARC/MA/fc