La Giunta Regionale


10.05.2014 15:08

ADUNATA DEGLI ALPINI: È DI STIMOLO ALLA 'RICOSTRUZIONE' ECONOMICA

Pordenone, 10 mag - Il Friuli è risorto dalla tragedia del terremoto del Friuli del 1976 anche grazie all'aiuto e alla solidarietà degli Alpini. L'ottantasettesima Adunata degli Alpini di questi giorni a Pordenone coincide con una crisi eccezionalmente grave, una sorta di terremoto economico. Dalla presenza attiva e solidale delle Penne Nere in città, l'intera provincia, tutto il Friuli Venezia Giulia potranno ricominciare a guardare avanti, a camminare a testa alta, con passo alpino, per portare la nostra comunità fuori dalle secche.

Ne è convinto il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello che, annunciando la presenza in città della presidente Debora Serracchiani già da stasera, oltre che per la sfilata di domani, ha partecipato questa mattina in un affollatissimo Teatro Verdi all'incontro con le delegazioni all'estero dell'ANA-Associazione Nazionale Alpini, e con quelle dell'IFMS, la Federazione internazionale soldati di montagna. All'evento sono intervenuti il Comandate delle Truppe Alpine, generale di Corpo d'Armata Alberto Primicerj, il presidente nazionale dell'ANA Sebastiano Favero, il presidente della Provincia di Pordenone Alessandro Ciriani, il sindaco Claudio Pedrotti, il presidente della locale sezione ANA Giovanni Gasparet, il delegato ANA per i contatti con le sezioni all'estero Ferruccio Minelli, il presidente della Commissione IFMS Renato Cisilin. All'incontro al Teatro Verdi è intervenuta anche una delle icone delle adunate nazionali degli Alpini: Cristiano Dal Pozzo, 101 anni  di Rotzo sull'Altopiano di Asiago (VI), reduce sia della guerra d'Abissinia che della Libia, nel secondo conflitto mondiale.

Nel ringraziare per la presenza a Pordenone di tanti delegati provenienti dall'estero, il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia li ha definiti ambasciatori dell'Italia e del tricolore, grazie anche ad una manifestazione qual è l'Adunata che consente di far conoscere nel mondo le bellezze e le capacità del nostro Paese, che pur tra tante difficoltà riesce sempre a ritrovarsi. Il vicepresidente ha quindi ricordato che l'Alzabandiera di ieri mattina cadeva a soli due giorni dall'anniversario del terremoto del Friuli, che vide gli alpini tra i primissimi ad intervenire in soccorso delle popolazioni così duramente colpite. Quegli stessi alpini che sotto le macerie di una caserma a Gemona hanno pagato un alto tributo di sangue.

Ed ora le Penne Nere sono ritornate, per dare impulso con la loro presenza concreta e solidale alla ricostruzione economica. Un concetto espresso anche dal primo cittadino, Claudio Pedrotti, che ha parlato dell'Adunata come di un avvenimento che non ha solo la valenza di rinsaldare il legame con gli Alpini, ma anche un significato per il futuro, grazie ai valori, all'ottimismo, all'energia che le Penne Nere sanno trasmettere e che la città vuole raccogliere per provare a risolvere i suoi problemi e guardare avanti. Al grande legame tra il territorio e gli Alpini si è richiamato anche il presidente Ciriani, che ha espresso gratitudine per quanto fanno ogni giorno, nelle calamità così come nei più infuocati scenari del pianeta. Con generosità, senso civico, dovere, responsabilità: valori da iniettare nel nostro sistema.

ARC/PPD