La Giunta Regionale


29.10.2015 19:00

UTI: PANONTIN, NECESSARIA RIMODULAZIONE DEI TERMINI

Trieste, 29 ott - "La rimodulazione dei termini è resa necessaria da un atteggiamento ostruzionistico da parte di alcuni Comuni. Si sta verificando un fatto molto grave che i cittadini devono comprendere". Lo precisa l'assessore regionale alle Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia Paolo Panontin per chiarire le ragioni di un emendamento al disegno di legge su programmazione e norme finanziarie urgenti, con il quale si intende prorogare di quattro mesi l'avvio delle Unioni Territoriali Intercomunali (UTI).

Per Panontin "non è in discussione il diritto di alcune amministrazioni di impugnare la delibera del piano di riordino: quello che si sta verificando è una vera e propria guerriglia giocata sul piano giudiziario. Lo scopo - spiega - non è quello di rimettere nelle mani del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) la soluzione di una discussione che dovrebbe invece trovare sede nelle aule della politica, bensì quella di prorogare lo stato di incertezza in cui i ricorrenti hanno cacciato tutte le amministrazioni comunali di questa regione".

In proposito l'assessore Panontin evidenzia che "più a lungo permarrà questa incertezza, questo il ragionamento dei ricorrenti, più aumenterà la confusione e la pressione sulla Giunta regionale fino a decidere l'abbandono del progetto. Ogni atto di esecuzione della legge in questa fase offre l'occasione ai ricorrenti di aggiungere motivi al ricorso originario, il che comporta ogni volta il necessario slittamento della decisione finale da parte del TAR. La prova inequivocabile di questa strategia è il rifiuto di aderire alla nostra disponibilità ad anticipare il giudizio attraverso la rinuncia ai termini assegnati a nostro vantaggio".

"Quel che vogliamo - sottolinea - è consentire al TAR di esprimersi celermente e serenamente togliendo al collegio giudicante questa indebita pressione". E dunque "questo breve slittamento dà modo, soprattutto ai 150 Comuni circa che vogliono applicare la legge, di superare questa fase di impasse. Queste Amministrazioni chiedono spesso di poter essere messe nella condizione di poter partire con le UTI e di neutralizzare l'azione di protesta dei ricorrenti".

"Consiglierei a tutti gli amministratori contrari al nostro progetto - conclude Panontin - di leggere le nostre ragioni difensive e di farle leggere a qualche esperto amministrativista: forse scoprirebbero che è bene non abbeverarsi a una sola fonte".

ARC/Com/PPD