La Giunta Regionale


30.05.2015 14:48

COOPERAZIONE: BOLZONELLO, LA SECAB DI PALUZZA È UN PUNTO RIFERIMENTO PER LA CARNIA

Sara Vito, la SECAB è un interlocutore importante per le politiche della Regione.

Paluzza, 30 mag - "La Carnia e la sua comunità devono restare vicine alla realtà COOPCA, con la forza e l'orgoglio che contraddistinguono questa terra; devono continuare a lottare per la presenza di questa realtà sul territorio, sapendo che il modello cooperativo resta comunque un sistema vincente, se ispirato ai veri valori solidaristici di questo movimento, il cui primo baluardo sono i soci".

In questa prospettiva, seppur oggi difficilissima, la SECAB "Società Elettrica Cooperativa dell'Alto But, fondata nel 1911, si conferma per la Carnia uno dei punti di riferimento, per i suoi valori economici e sociali", ha sottolineato oggi il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia e assessore alle Attività produttive e alla Cooperazione Sergio Bolzonello, concludendo i lavori della centoquattresima assemblea dei 2.939 soci di SECAB.

SECAB, che ha chiuso il bilancio 2014 con un utile netto di oltre 1,6 milioni di euro, raggiunge e serve quasi 5.500 utenti di sei comuni (Cercivento, Ligosullo, Paluzza, Ravascletto, Sutrio, Treppo Carnico), dà lavoro a 24 persone, offre ai proprio soci un prestito sociale (a fine 2014 pari a 7,86 milioni di euro) che è garantito da una copertura finanziaria pari a oltre il 171 per cento.

Una realtà fondamentale, dunque, per la Carnia, "un'Azienda che grazie all'innovazione guarda a un futuro che è già oggi", che può essere uno dei "motori" di sviluppo per quest'area: e dunque, ha dichiarato oggi a Paluzza Bolzonello (per la Giunta regionale era presente anche l'assessore all'Ambiente e all'Energia Sara Vito), anche alla SECAB, alcuni mesi fa, "la Regione si è rivolta per verificare una possibile presenza in un nuovo progetto industriale che riguardi COOPCA", tenendo peraltro ben fermi gli attuali paletti di solidità dell'Azienda idroelettrica.

E più in generale il vicepresidente si è rivolto alla comunità carnica e alla sua classe dirigente per ricercare "un'unità d'intenti, che oggi si fa fatica a trovare", attorno alla vicenda COOPCA, in un percorso che comunque non può fare a meno della presenza delle grandi centrali cooperative.

"Perché per questo territorio il fattore cooperativo deve restare un'esigenza, per la Carnia proseguire su un discorso radicato nella cooperazione significa scegliere un modello di sviluppo: uno sviluppo che in quest'area necessariamente si coniuga - all'insegna di moderne progettualità - con le attività industriali (e SECAB quale fornitore d'energia a prezzi competitivi rappresenta un partner indispensabile), con la produzione agroalimentare, con nuovi scenari turistici", ha indicato Bolzonello.

Per la stessa Regione il modello cooperativo si conferma strategico e, conseguentemente, anche purtroppo alla luce delle crisi, "economiche, non ideali", che il Friuli Venezia Giulia sta vivendo in questo contesto, "a fine anno sarà pronta la nuova legge sulla Cooperazione, che non fissa solo nuovi strumenti di vigilanza sulle attività ma guarda anche ai contenuti veri di quello che significa cooperazione".

E di "modello SECAB importante e virtuoso" per tutto il Friuli Venezia Giulia ha parlato l'assessore regionale Sara Vito, che ha rilevato come la Società elettrica carnica rappresenti un interlocutore fondamentale ("con il quale mai è mancato il dialogo") per la Regione nelle diverse partite che oggi riguardano lo sviluppo ambientale e pianificatorio del territorio: dal Piano Regionale di Tutela delle Acque (PRTA), "sul quale è in corso un'ampia fase di confronto proprio con il territorio", al provvedimento regionale per la Difesa del Suolo ("normativa che è stata sfrondata da appesantimenti d'ordine burocratico e procedurale che nulla avevano a che fare con la difesa dell'ambiente"), al prossimo Piano energetico del FVG".

ARC/RM