La Giunta Regionale


31.05.2014 10:56

AMBIENTE: VITO, LE GUARDIE ECOLOGICHE SENTINELLE A DIFESA DEL TERRITORIO

Fogliano Redipuglia (GO), 30 mag - Istruire i giovani, diffondere le informazioni e, in coordinamento con le forze dell'ordine, vigilare il territorio per contrastare il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti, soprattutto di quelli nocivi, nell'ambiente e quindi salvaguardare la natura e migliorare la salute dei cittadini: è questa l'attività, esercitata dalle Guardie Ecologiche Ambientali Volontarie (GEAV) che, oltre a svolgere un lavoro socialmente molto utile, permettono agli Enti locali anche di risparmiare risorse.

Per sensibilizzare e coinvolgere i cittadini e gli amministratori locali sulle tematiche ambientali è stato presentato ieri pomeriggio nel parco rurale "Alture di Polazzo" (GO) il lavoro del Corpo Nazionale Guardie Ecologiche Ambientali Volontarie (CoNGEAV), che è attivo in otto regioni italiane; nel Friuli Venezia Giulia, principalmente nella provincia di Pordenone. Le GEAV operano nell'ambito di programmi concordati con le Amministrazioni comunali, Province e Regioni; hanno funzioni di vigilanza sugli illeciti in materia di protezione dell'ambiente e degli animali; segnalano le violazioni anche di carattere penale e collaborano con le autorità per le emergenze di carattere ambientale e di protezione civile.

I cittadini si rivolgono alle GEAV, che sono pubblici ufficiali, anche per consigli in caso di maltrattamento degli animali d'affezione. Complimentandosi e ringraziando le GEAV per il lavoro svolto, l'assessore regionale all'Ambiente Sara Vito ha sottolineato all'incontro come l'impegno dei volontari per la tutela ambientale contribuisca a far capire che "il territorio è un bene di tutti". Ricordando come ci sia molta partecipazione nella società per le tematiche ambientali, l'assessore ha osservato che comunque "tante cose possono essere migliorate" per ottenere un paesaggio pulito "che rappresenta un valore aggiunto per il territorio".

La vicepresidente della Provincia isontina Mara Cernic si è soffermata sull'attività educativa, e quindi preventiva delle GEAV. Le poche risorse umane e finanziarie a disposizione costringono le Province a collaborare con le GEAV. In Carso c'è ancora un grande abbandono di rifiuti e quindi "è necessario creare un presidio di controllo", ha spiegato. Il vicecomandante nazionale del CoNGEAV Aldo Dinallo ha illustrato la variegata attività del Corpo, sottolineando come le GEAV siano alle dipendenze delle polizie municipali. "I Comuni del Friuli Venezia Giulia, nei quali le GEAV sono attive, hanno risparmiato in dieci anni quasi 500.000 euro, e quindi, non hanno dovuto alzare le tasse" ha messo in evidenza il vicecomandante.

L'attività delle GEAV in coordinamento con le altre forze dell'ordine è stata presentata come encomiabile anche dal prefetto di Gorizia Vittorio Zappalorto, che ha portato la propria testimonianza diretta dalla "terra dei fuochi" dove per fortuna è cresciuta una nuova coscienza ambientale. Il medico Gustavo Mazzi ha parlato dei danni irreversibili dovuti alla contaminazione delle acque e degli alimenti: in base ad una ricerca dell'Università di Udine sulle cause della morte della popolazione del Friuli Venezia Giulia incide per il 20 per il cento la contaminazione dell'ambiente.

A suo avviso è necessario armonizzare a livello regionale i regolamenti comunali per l'utilizzo dei pesticidi nell'agricoltura e supportare il lavoro di vigilanza dell'ambiente attraverso l'attuazione di norme "più semplici". L'assessore regionale Vito ha dimostrato l'interesse per l'iniziativa delle GEAV concernente l'istituzione di una scuola didattica per l'ambiente nel Friuli Venezia Giulia.

ARC/MCH