Pordenone, 14 aprile - Sono circa 500 gli avvocati di tutto il Nord Est che quest'oggi hanno partecipato alla giornata inaugurale del secondo Congresso giuridico in corso di svolgimento a Pordenone. Organizzato dalla Federazione delle Camere civili degli Avvocati del Triveneto e dall'Ordine degli Avvocati di Pordenone con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, l'evento prevede, nell'arco di due giorni, 18 incontri in varie sedi della città.
L'avvio si è tenuto nell'Auditorium dell'Istituto Vendramini, alla presenza del massimo rappresentante della Federazione Innocenzo D'Angelo, del presidente dell'Ordine degli Avvocati di Pordenone Rosanna Rovere, del presidente della Camera civile di Pordenone Donatella Manzon e del presidente del Tribunale di Pordenone Francesco Pedoja. Tra gli interventi della giornata inaugurale anche quello dell'assessore regionale alle Autonomie locali Paolo Panontin, nella duplice veste di esponente della Giunta regionale e avvocato.
"Questa iniziativa - ha ricordato Panontin - che vede in città la presenza dei massimi esperti civilisti italiani, magistrati, docenti e giuristi di livello nazionale, rappresenta un momento di alto valore e formazione per il mondo dell'avvocatura. Ritengo inoltre che nel dare sostegno alle attività professionali forensi, si esplica una delle finalità che ha la nostra Regione. Non dimentichiamo poi un altro importante risvolto che va riconosciuto a questa iniziativa, ossia quello legato al ritorno economico per il territorio ma anche e soprattutto d'immagine per la città di Pordenone; per due giorni il capoluogo della Destra Tagliamento diventerà il punto di incontro e di confronto per gli avvocati dell'intero Nord Est".
Un concetto quest'ultimo, ripreso anche dal presidente del Tribunale di Pordenone Pedoja, il quale ha ricordato che "ci sono bravi giudici soltanto se ci sono bravi avvocati. Pertanto non potevamo non sostenere un'iniziativa così importante dal punto di vista della formazione professionale".
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