La Giunta Regionale


16.09.2016 13:41

BIODIVERSITÀ: PALUDE DI RACCHIUSO E VALLE DEL RIO SMIARDAR SITI DI INTERESSE COMUNITARIO

Trieste, 16 settembre - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell'assessore alle Infrastrutture e al Territorio Mariagrazia Santoro, ha approvato il riconoscimento di due nuovi Siti di Interesse Comunitario (SIC) per la loro valenza naturalistica. Si tratta della Palude di Racchiuso, nell'ex Polveriera a cavallo tra i comuni di Attimis e Faedis, e della Valle del Rio Smiardar, in comune di Cormons.

La Palude di Racchiuso, su un'estensione di 11,5 ettari circa, costituisce un ecosistema umido unico per la presenza di alcune specie vegetali molto rare, riconosciute a livello ministeriale e comunitario, tra cui la Giunchina della Carniola (Eleocharis carniolica) considerata a rischio di estinzione in Italia.

La Valle del Rio Smiardar, compresa fra il monte Quarin e il Monte Mò, custodisce invece una rara specie di libellula (Cordulegaster heros) originaria dell'area balcanica e presente in Italia solo in Friuli Venezia Giulia, oltre ad altre specie pregiate di lepidotteri e anfibi.

"Si tratta di due siti che presentano caratteristiche di biodiversità da tutelare, il cui valore è riconosciuto e fa parte dell'identità stessa delle comunità locali" spiega l'assessore Santoro ricordando che "i siti di interesse comunitaria rientrano nella Rete Natura 2000 e consentono quindi l'adozione di iniziative specifiche per la tutela e per la gestione delle aree protette in sintonia con la presenza dell'uomo".

In particolare per il sito di Racchiuso l'attività di tutela dovrà essere orientata a mantenere le zone umide del fondovalle e a conservare le caratteristiche chimiche e quantitative delle acque; per il sito di Cormons, la tutela prevede di portare ad alto fusto i boschi lungo il Rio Smiardar per una fascia di 15 metri da una parte all'altra del fiume, evitare interventi che modifichino il corso d'acqua e vietare l'utilizzo di prodotti fitosanitari in una fascia di 50 metri dal corso d'acqua.

ARC/PPD/com