La Giunta Regionale


12.07.2014 14:54

ATTIVITÀ PRODUTTIVE: SERRACCHIANI, C'È BISOGNO DI UN'AGRICOLTURA AMBIZIOSA

Remanzacco, 12 lug - "Siamo l'unica regione d'Italia che all'Expo sarà in grado di portare l'intera filiera del vino: le barbatelle di Rauscedo, i migliori vini e la grappa. Qui in Friuli Venezia Giulia siamo in grado di costruire questa come altre filiere straordinarie, ma dobbiamo ricominciare a credere in noi stessi e fare degli sforzi che per tanto tempo sono stati accantonati. E soprattutto dobbiamo fare sistema".

La presidente della Regione Debora Serracchiani sceglie l'inaugurazione della nuova sede del Forno rurale di Remanzacco, realtà che mira proprio a realizzare la filiera del frumento friulano di qualità ed esempio di un sistema che supera i campanili - i soci, oltre al Consorzio agrario del FVG sono le Cooperative agricole di Castions di Zoppola (PN) e quelle Riunite di Ziracco e Remanzacco (UD) - per richiamare a tutti i numerosi rappresentanti istituzionali, imprenditori e lavoratori quanto la Regione creda nell'esigenza di una filiera produttiva chiara, pulita, controllata dall'inizio alla fine e "in un'agricoltura ambiziosa, che sappia intercettare nuovi e più ampi mercati facendo forza sul valore aggiunto della sua tradizione e qualità".

Serracchiani, con accanto il vicepresidente e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello, di cui ricorda "il lavoro determinato e puntuale" per fare del comparto agricolo il motore produttivo della regione, coglie l'occasione di una festa come quella dell'inaugurazione di Remanzacco "vero segnale di speranza per il futuro" per ribadire che ciò di cui ha bisogno il Friuli Venezia Giulia non è "una agricoltura tanto per fare ma un comparto che abbia l'ambizione di conquistare fette più ampie di mercati".

"In alcuni casi resteremo piccoli, e andrà bene così, ma in altri dobbiamo fare investimenti più arditi, stringendo alleanze senza per questo perdere identità", ha affermato Serracchiani. "Questo progetto, ad esempio, è condiviso tra due territori che fanno sistema, Udine e Pordenone, ma c'è sotto un'idea di fare impresa che si allarga addirittura a dimensione regionale. Tutti insieme, superando campanili e resistenze personali, non solo per salvare un forno storico ma per rilanciare un intero sistema e creare le condizioni per realizzare la filiera del frumento friulano", ha infine aggiunto la presidente ricordando che il Friuli Venezia Giulia, con la moratoria sugli OGM "ha avuto per prima il coraggio di tutelare la qualità fino in fondo".

Il nuovo laboratorio del Forno rurale, una società nata nel 1885 e che fino ad oggi aveva operato nel centro storico del paese, sorge ora su 800 mq di superficie nella zona artigianale ed è costato un investimento di 900 mila euro. Permetterà - ha spiegato il presidente del Forno Raffaele Redigonda - di aumentare la produzione giornaliera dagli otto quintali al giorno fino a 25 quintali potenziali (dalla prossima settimana ne verranno prodotti 15 per poi procedere verso gli auspicati 18).

Molti i rappresentanti istituzionali che sono intervenuti alla cerimonia: il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, il direttore del Consorzio Agrario Oliviero Della Picca, la sindaca di Remanzacco Daniela Briz, l'assessore provinciale al Lavoro Leonardo Barberio, il presidente delle Cooperative di Ziracco e Remanzacco Graziano Tilatti e quello di Castions di Zoppola Loris Ius.

ARC/EP