La Giunta Regionale


10.07.2015 19:11

VITIVINICOLO: SHAURLI, IL PINOT GRIGIO HA BISOGNO DI NUOVE STRATEGIE

Udine, 10 lug - "Registro con soddisfazione che si è riportata con chiarezza l'ipotesi di una DOC interregionale al solo Pinot grigio. Si confonde a volte il problema con gli strumenti e quindi meglio usare parole chiare, anche se possono apparire aspre: il Pinot grigio non rischia di deprezzarsi, è infatti già uno dei vitigni che si è più deprezzato, che ha visto aumenti esponenziali della produzione a scapito a volte della qualità, della stessa vinificazione in purezza e, purtroppo, anche della considerazione". Lo afferma l'assessore regionale alle Risorse agricole Cristiano Shaurli, intervenendo a seguito dei pareri sulla Doc interregionale Pinot Grigio, raccolti dalla stampa durante un incontro tecnico svoltosi di recente per approfondire la questione in discussione tra FVG, Veneto e Trentino.

"Spesso - prosegue Shaurli - il pinot grigio già ora viene vinificato come IGT delle Venezie anche da autorevoli produttori e risulta difficile capire come il passaggio a DOC (con un calo della resa massima) possa rappresentare un problema o perché non sia stato fatto prima, com'era possibile. Abbiamo riconosciute eccellenze anche sul Pinot grigio, l'auspicio è che però siano traino qualitativo dell'intero comparto, non singole eccezioni".

L'assessore garantisce tutto il necessario approfondimento. "Ascolterò dubbi e proposte, ragioneremo su disciplinari e soprattutto governance, perché obiettivo condiviso è innalzare la qualità e ridare il meritato valore aggiunto ad un vitigno che rappresenta circa 6000 ettari del patrimonio viticolo regionale". "Sto lavorando quotidianamente - fa sapere Shaurli - per ottenere in tempi celeri la Doc Friuli, convinto che aiuti ogni futuro ragionamento e soddisfatto che su questo vi sia sostanziale condivisione. Su ogni scelta cercherò il massimo confronto assumendomi, come giusto, la responsabilità della scelta, convinto che la Regione non possa permettersi ritardi. L'obiettivo comune è tutelare e promuovere il nostro patrimonio vitivinicolo, ma anche affrontarne le criticità: le prime sono la necessità di fare rete e di aumentare riconoscibilità diffusa ed export delle nostre eccellenze".

ARC/Com/EP