La Giunta Regionale


09.11.2014 16:47

AGRICOLTURA: BOLZONELLO, IL SETTORE DELL'ALLEVAMENTO BOVINO È STRATEGICO PER IL FVG

Gemona del Friuli, 09 nov - "Dobbiamo considerare oggi il settore dell'allevamento bovino del Friuli Venezia Giulia come il comparto in assoluto più in difficoltà nell'ambito di tutta la filiera agroalimentare regionale", ha dichiarato oggi a Gemona del Friuli il vicepresidente della Regione e assessore alle Risorse agricole e forestali Sergio Bolzonello, in occasione della sesta edizione della Mostra del Bovino da Latte del FVG - e di "Gemona formaggio ... e dintorni", giunta al suo quindicesimo anno di vita - promossa dall'Associazione Allevatori del Friuli Venezia Giulia, dall'Amministrazione comunale gemonese e da Pro Gemona.

Anche per questo motivo, ha osservato Bolzonello, la manifestazione, che quest'anno ha goduto della collaborazione diretta della Regione attraverso la direzione centrale Agricoltura e l'Agenzia regionale per lo sviluppo rurale (ERSA), occorre "rilanciare quest'iniziativa, che può divenire strategica per il comparto". Un comparto, come hanno segnalato oggi il presidente e il direttore dell'Associazione Allevatori, Renzo Livoni e Andrea Lugo, che oggi vede in attività in tutto il Friuli Venezia Giulia circa un migliaio di allevatori, grandi e piccoli (di cui oltre 700 aderenti all'Associazione regionale), con circa 43.000 vacche da latte, delle razze Bruna, Frisona italiana (20.000 capi) e Pezzata Rossa italiana.

Ma più in generale l'assessore Bolzonello ha voluto sottolineare come tutta l'agricoltura del Friuli Venezia Giulia sconta il grande handicap del mancato ricambio generazionale e di un'età degli addetti attuali piuttosto matura: "non si guarda al futuro del comparto - ha affermato - se non con gli occhi dei giovani, altrimenti 'ci chiudiamo', non possiamo pensare ad un rilancio dei nostri prodotti".

L'altro "problema", sempre secondo Bolzonello, è rappresentato dall'esigenza di superare l'attuale situazione di crisi, "una crisi diversa ma per certi versi superiore a quella che aveva attanagliato il Friuli dopo il terremoto del maggio 1976", puntando sull'integrazione, su un maggiore spirito comunitario, su un'unità che oggi non c'è". Nel contesto della produzione lattiero-casearia regionale, ha poi rilevato l'assessore, "il Montasio rappresenta una prospettiva straordinaria, che però non riesce a svilupparsi al di fuori degli attuali troppo ristretti confini in cui è limitato".

C'è l'assodata consapevolezza delle potenzialità della produzione del Montasio ma "siamo altrettanto consapevoli che tale potenzialità non viene espressa al massimo". "Ora è inutile cercare le colpe di questo mancato decollo", ha dichiarato Bolzonello: "è molto meglio guardare agli scenari in prospettiva, lavorando in collaborazione tra Regione, Consorzio, mondo degli allevatori e dei produttori, andando assieme a delineare un progetto di sviluppo del Montasio che ovviamente non può prescindere da chi alleva e dal sistema della trasformazione".

"Con il contestuale auspicio - ha concluso il vicepresidente della Regione - che si risolva velocemente il nodo della Latterie Friulane e delle altre imprese di trasformazione del prodotto lattiero-caseario".

ARC/RM