La Giunta Regionale


04.12.2018 12:24

Salute: Riccardi, farmacovigilanza è processo di valore sociale

Friuli Venezia Giulia seconda regione per tasso di segnalazioni spontanee

Udine, 4 dic - "La formazione in materia di farmacovigilanza ha un ruolo fondamentale nei processi di consapevolezza sull'utilizzo dei farmaci. Chi si appresta a far parte di questo sistema deve essere cosciente del suo valore sociale".

Questo in sintesi il messaggio che il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccado Riccardi, ha rivolto stamattina alle decine di giovani che hanno preso parte a Udine al workshop per la presentazione del progetto regionale di farmacovigilanza. I partecipanti sono assegnatari di borse di ricerca, laureati in Farmacia o in Chimica e tecnologie farmaceutiche, accompagnati dai propri tutor, che saranno protagonisti delle attività nell'ambito della promozione dell'uso sicuro e appropriato dei medicinali e della prevenzione delle reazioni avverse ed interazioni, attraverso il supporto del farmacista nei reparti o in aree di cronicità, residenzialità e semi-residenzialità.

"Potrete diventare protagonisti di un sistema che sicuramente è destinato a crescere in futuro", ha aggiunto Riccardi, specificando come "sempre più il tema della salute è legato non tanto alla gestione di situazioni complicate o di emergenza, ma alla convivenza con la malattia cronica e quindi con l'assunzione costante di farmaci, in un sistema a forte integrazione socio-sanitaria".

La formazione degli operatori, ma anche quella dei cittadini che sono i primi chiamati a segnalare l'inadeguatezza di un farmaco o la sua pericolosità, è per Riccardi un "tema centrale, uno dei tanti che contribuiscono ad arginare la deriva della onniscienza e di protagonismo individuale tipici della società attuale, che portano a disconoscere l'autorevolezza della competenza e della conoscenza specifica".

Il progetto è promosso dal Centro regionale di farmacovigilanza della direzione centrale salute ed ha una durata di cinque anni. Finanziato dalla Regione, con un co-finanziamento statale vincolato, per oltre 2 milioni di euro complessivi, il progetto conta anche sulla collaborazione delle due Aziende ospedaliero universitarie di Udine e Trieste, coinvolge tutte le aziende sanitarie e gli Istituti di ricovero e cura carattere scientifico (Ircss). In ognuno degli enti è stata individuata una figura professionale dedicata ed è stato inoltre istituito un gruppo di coordinamento che vede coinvolti referenti aziendali per la farmacovigilanza, per il rischio clinico, medici di medicina generale, direzioni mediche di presidio e la stessa direzione centrale salute.

Le informazioni sulla sicurezza dei medicinali immessi sul mercato possono essere ricavate da diverse fonti, ma la principale è costituita dalle segnalazioni spontanee di sospette reazioni avverse, a farmaci o vaccini. Quando il medico riceve una segnalazione sospetta scatta uno specifico iter di legge nell'ambito della rete nazionale di farmacovigilanza. Le segnalazioni vengono raccolte a livello centrale e confluiscono in un sistema di controllo più generale a livello europeo. Nel 2017 il Friuli Venezia Giulia risulta la seconda regione, dopo la Toscana, per tasso di segnalazione, registrando un incremento del 42% rispetto all'anno precedente. Tale incremento indica la grande attenzione dei professionisti verso l'importanza della segnalazione anche a fronte di specifiche iniziative progettuali rivolte alla promozione di un utilizzo appropriato e sicuro di medicinali.

La segreteria scientifica è composta da Francesca Tosolini e Paola Rossi della direzione centrale Salute, politiche sociali e disabilità, mentre il coordinamento del progetto si avvale di un team composto da Chiara Cattaruzzi (AsuiUd), Anna Mansi (AsuiTs), Paola Rossi (Dcs), Paolo Schincariol (Asuiud) e Maria Grazia Troncon (Asuiud), tutti presenti oggi all'evento coordinato da Sara Dereani (Dds). ARC/SSA/ep