La Giunta Regionale


10.11.2015 15:57

AUTONOMIE: IL CAL RIMANDA A GIOVEDÌ IL VOTO SULLA FINANZIARIA

Panontin, disponibili a rivedere fondo per Province

Udine, 10 nov - E' aggiornata a giovedì mattina la votazione del Consiglio delle autonomie sui documenti finanziari che la Giunta regionale ha approvato in via preliminare lo scorso 6 novembre. In linea con le nuove norme in materia di programmazione finanziaria e contabilità introdotte di recente, i documenti all'esame del Cal sono quest'anno, del resto, strutturati in modo diverso.

Il quadro finanziario, in precedenza delineato dall'unica legge finanziaria, viene ora "spacchettato" in due disegni di legge: il DDLR di stabilità, formato da disposizioni che contengono autorizzazioni di spesa, e il DDLR collegato alla manovra di bilancio, che contiene disposizioni con riflessi finanziari, ma senza autorizzazioni di spesa.

Il Consiglio ha oggi accettato all'unanimità la proposta del presidente Ettore Romoli di procedere, nel corso della prossima seduta, a esprimere un'unica intesa congiuntamente sull'articolo 7 del DDL di stabilità e sull'articolo 6 nel DDL collegato, "stante che entrambi riguardano il sistema delle autonomie e le norme di coordinamento della finanza pubblica per gli enti locali". Sempre nella prossima seduta aggiornata a giovedì il Cal sarà chiamato a esprimere il parere su ddl stabilità e collegato alla manovra di bilancio 2016-2018 e quello sul bilancio di previsione 2016-18.

"Ritengo che la discussione svolta oggi sia stata proficua e concordo sulla necessità di accordare un surplus di tempo per permettere di esaminare al meglio le poste di bilancio", ha commentato l'assessore regionale alle Finanze Francesco Peroni, che oggi ha illustrato nel dettaglio le principali novità della Finanziaria regionale per il 2016, evidenziando alcuni significativi incrementi di risorse stanziate in alcuni ambiti.

La Legge di stabilità 2016, tenuto conto delle rigidità derivanti da poste già vincolate, stanzierà oltre 3,7 miliardi di euro che, al netto delle spese di funzionamento, costituiscono un ammontare complessivo di 3,4 miliardi da destinare alle politiche regionali. La quota più rilevante di risorse è destinata, come noto, alle spese per il sistema sanitario regionale e politiche sociali (2.463 milioni); la seconda è quella dei trasferimenti alle autonomie locali, che assommano quest'anno a 437 milioni e garantiscono, ha fatto notare Peroni, "certezza finanziaria agli enti locali per il prossimo triennio, attuando il disegno delineato nell'ambito della riforma del sistema della finanza locale prevista dalla legge regionale 18/2015".

La novità di principale beneficio per gli enti locali è l'anticipazione ad inizio esercizio di importi che erano negli anni passati disponibili solo in manovra di assestamento estiva. In merito ai trasferimenti agli enti locali, è stato l'assessore regionale alle Autonomie locali Paolo Panontin a ricordare che le risorse destinate dal bilancio regionale a Comuni, Province e neocostituende UTI, Unioni territoriali intercomunali, ammontano per il 2016 a 437 milioni di euro (raggiungeranno nel triennio una quota garantita di 1.299 milioni).

"Sono circa 40 milioni di euro in più rispetto a quanto stanziato a inizio 2015", sottolinea Panontin, ricordando anche che si tratta di una cifra leggermente superiore anche alla media (434 milioni) delle risorse destinate in assestamento nel triennio 2013-15. "Eventuali disponibilità di bilancio regionale che dovessero emergere in fase di assestamento saranno oggetto di trattativa politica con particolare attenzione alle necessità degli enti locali", ha aggiunto Panontin.

Nella seduta odierna l'assessore ha anche assunto un formale impegno a aumentare il Fondo ordinario per le Province dalla quota di 20 milioni a quella di 25. "Con questo ritocco la quota raggiunta rappresenta il 50 per cento dei fondi ordinari trasferiti alle Province a inizio 2015", ha affermato l'assessore, aggiungendo che la Regione è pronta a rivedere ancora al rialzo il fondo convocando un tavolo tecnico con UPI e Province. "L'allocazione delle risorse deve essere la più precisa possibile e deve evitare di trasferire fondi in esubero alle Province rispetto alle effettive necessità derivanti dalle funzioni ancora in essere e che dal 1 luglio 2016 dovranno essere trasferite a Regione e Comuni", ha spiegato l'assessore. Ciò a risposta della anticipata motivazione di voto contrario espressa dal presidente della provincia di Gorizia Enrico Gherghetta, che ha anche annunciato le sue dimissioni da componente dell'Osservatorio per la finanzia pubblica. "Sono rammaricato per questa scelta", ha commentato Panontin, ma giova fare presente che "nel 2015 la mancata previsione puntuale delle risorse in sede di trasferimento delle funzioni in materia di lavoro ha creato problemi al bilancio regionale. Non possiamo permetterci queste problematiche anche quest'anno", ha concluso l'assessore.

Nella seduta odierna l'assessore regionale ai Lavori pubblici Mariagrazia Santoro ha illustrato al Cal lo schema di convenzione per l'istituzione della rete di stazioni appaltanti, rendendosi disponibile al confronto con le necessità degli enti locali. Il Cal ha rimandato l'analisi della convenzione in sede di Commissione competente.

ARC/EP