La Giunta Regionale


13.11.2014 18:31

FINANZIARIA 2015: APPREZZAMENTO DELLE PARTI SOCIALI ALLA MANOVRA

"Nonostante la difficile congiuntura economica, a differenza di altre Regioni siamo riusciti anche per il prossimo anno a non far crescere l'imposizione fiscale, in termini di addizionale, salvaguardando così i nostri cittadini e le nostre imprese".

Udine, 13 nov - La Regione Friuli Venezia Giulia nel 2015 non aumenterà la tassazione di sua competenza, in termini di addizionale. Lo ha annunciato la presidente Debora Serracchiani al Tavolo di concertazione con le parti sociali al quale ha partecipato assieme all'assessore regionale alle Finanze Francesco Peroni, e che è stato convocato per illustrare i contenuti della manovra finanziaria per il prossimo anno.

"Nonostante la difficile congiuntura economica, a differenza di altre Regioni siamo riusciti anche per il prossimo anno a non far crescere l'imposizione fiscale - ha spiegato Serracchiani - salvaguardando i nostri cittadini e le nostre imprese". Per quanto riguarda la Finanziaria 2015 e il Bilancio di previsione, dalle parti sociali è stato espresso un giudizio sostanzialmente positivo, legato innanzitutto al fatto che le disponibilità complessive in termini di risorse saranno in linea con quelle del Bilancio di previsione del 2014. Un elemento che, è stato rilevato, consente di mantenere alta l'attenzione per tutti i diversi comparti.

"Possiamo mantenere inalterate le poste di bilancio - ha sottolineato la presidente - grazie al fatto che i nostri conti sono in equilibrio essenzialmente per tre fattori: la ridefinizione dei nostri rapporti finanziari con lo Stato, in virtù del recente patto sottoscritto a Palazzo Chigi con il ministro Pier Carlo Padoan. La capacità di attrarre, oltre le aspettative, grandi imprese che versano le tasse nella nostra regione. Ed infine una importante revisione della spesa, avviata a partire dall'efficientamento della macchina regionale, che ha già prodotto risparmi per 12 milioni di euro e che, con l'avvio di una centrale unica per gli acquisti, consentirà di determinare altri significativi risparmi di spesa".

Su un Bilancio complessivo di circa 3,5 miliardi di euro di risorse regionali non vincolate, è stato ricordato che la fetta più consistente (2.358 milioni) va a Sanità e Politiche sociali. E se le somme a disposizione per la spesa corrente sanitaria, che si attestano a 2.117 milioni, beneficano di un incremento di 30 milioni rispetto all'anno in corso, "per accompagnare l'attuazione della recente Riforma" la presidente Serracchiani e l'assessore Peroni hanno richiamato l'intenzione di metter mano ad un riordino complessivo del settore delle Politiche sociali.

"Ci siamo resi conto che troppo spesso i contributi previsti arrivavano alle famiglie a posteriori, sotto forma di rimborso di spese già sostenute, che diverse famiglie fanno fatica ad anticipare. Per cui il sostegno sarà erogato prima dell'accesso al servizio. Si inizia dalle rette per gli asili nido, per poi passare alle altre tematiche, con la stessa logica", ha evidenziato la presidente. Un'impostazione condivisa dai presenti al Tavolo di concertazione, al pari della nuova forma di sostegno al reddito, voluta dalla Giunta regionale del FVG, sulla quale saranno accantonati 10 milioni di euro in un fondo globale che "non sarà una misura meramente assistenziale".

"Stiamo ragionando su diverse ipotesi, che dovranno tener conto di quanto previsto dalla Legge di stabilità nazionale e su cui intendiamo confrontarci con voi, appena ne avremo predisposto una traccia", ha detto Serracchiani. Di certo, "sarà veramente importante per favorire l'inclusione sociale e per contrastare quelle forme di povertà che sono sempre più manifeste nel nostro territorio e che vogliamo far uscire dalla marginalità".

Rispetto alla sollecitazione, manifestata da più parti, di fare il maggior sforzo possibile per sostenere gli investimenti e per contribuire a far ripartire i consumi, per favorire crescita, sviluppo e quindi occupazione, Serracchiani e Peroni hanno evidenziato come per le Attività produttive sono stati messi a bilancio 46 milioni, cui si aggiungono altri 27 per "dare gambe" al Piano di sviluppo delle Politiche industriali, che il vicepresidente Bolzonello sta mettendo a punto.

Consistenti anche le azioni di Politica attiva del Lavoro per rimettere in moto un mercato attualmente non dinamico. Un comparto questo sul quale saranno stanziati nel 2015, sotto varie voci, più fondi rispetto al 2014, contrariamente a quanto qualcuno aveva paventato.

Riaffermati gli impegni di bilancio per gli altri settori, dalle Infrastrutture agli Enti locali, dall'Ambiente, alla Montagna, alla Cultura, alla Protezione civile, la presidente ha ricordato anche come dalla manovra di assestamento, in estate, saranno liberate altre risorse. Parallelamente ai fondi regionali si aggiungeranno, oltre ai fondi europei, anche importanti finanziamenti statali per affrontare in particolare emergenze quali l'Edilizia scolastica e per contrastare il dissesto idrogeologico.

ARC/PPD

 
rilasciate a margine del Tavolo di concertazione con le parti sociali, convocato per illustrare la Finanziaria regionale 2015, a Udine il 13 novembre 2014