La Giunta Regionale


19.12.2013 

FRIULIA: PERONI, PIÙ COESIONE ALLA HOLDING RIGENERANDO LE PARTECIPATE

Trieste, 19 dic - Dare maggiore coesione alla holding, rigenerando il sistema delle partecipate anche attraverso un nuovo metodo di relazione reciproca, così da metterne meglio a frutto le rispettive risorse e competenze e superare le difficoltà emerse nell'ultima gestione. E, parallelamente, nell'ottica di contrastare le criticità legate alla perdurante congiuntura economica negativa e alle caratteristiche del tessuto imprenditoriale regionale, fatto in prevalenza da imprese di dimensioni molto ridotte e a strutturazione familiare, implementarne la competitività, attraverso una spinta all'innovazione e all'internazionalizzazione, combinata con il ricorso, eventualmente incentivato finanziariamente, alle reti d'impresa. Sono questi i principali compiti che la Regione, nella veste di azionista di maggioranza, ha affidato, attraverso l'assessore alle Finanze Francesco Peroni, al nuovo Consiglio di amministrazione della Finanziaria Friulia spa, nominato oggi dall'Assemblea degli azionisti. Sarà presieduto da Pietro Del Fabbro e composto da Michele Balbi, Tiziana Moretti, Cinzia Palazzetti, Alberto Sandrin, Massimo Paniccia, Stefano Sello. Del collegio sindacale fanno parte Joram Bassan (presidente), Silvia Brini, Maurizio Zanette, Giuseppe Graffi Brunoro e Marina Vienna (sindaci effettivi), Claudio Kovatsch e Mauro de Marco (supplenti).
"Disporre sul territorio regionale di uno strumento prezioso e poliedrico come Friulia è non solo un privilegio che altre regioni non hanno, ma può rappresentare anche una straordinaria opportunità di riscatto per l'economia regionale", ha detto l'assessore Peroni alla platea degli azionisti, convocata anche per l'approvazione del bilancio 2012-2013, a conclusione del mandato triennale del Cda presieduto da Edy Snaidero, cui è andato il ringraziamento della Regione per l'impegno profuso nel triennio appena concluso. Per Peroni la gravità del contesto economico complessivo e le negatività endogene al sistema della holding (con un risultato d'esercizio che sconta una perdita di circa 36 milioni di euro per la svalutazione di MedioCredito, pur a fronte di una gestione caratteristica positiva) impongono alla governance appena insediata un nuovo approccio al sistema delle partecipazioni. "Fatta salva l'autonomia degli amministratori delle singole partecipate o controllate, occorrerà assicurarne un raccordo ancora più intenso con l'Esecutivo regionale. Si tratta, in sintesi, di accelerare il flusso delle informazioni tra azionista di maggioranza e governance di Friulia, monitorare costantemente l'andamento dei principali indici economico-finanziari e gestionali, così da correggere e reindirizzare, se del caso, le linee d'intervento perseguite", ha indicato l'assessore alle Finanze. E per quanto riguarda poi il ruolo di Friulia quale "agenzia di sviluppo", braccio operativo della Regione finalizzato a favorire la crescita del tessuto produttivo, ecco che la finanziaria "dovrà concentrare le proprie attività a sostegno della ristrutturazione, dell'ammodernamento competitivo e della crescita dimensionale delle imprese, non senza dedicare congrua attenzione agli start-up innovativi".
Il tutto "in una logica di rete e di sistema", dunque, e "in coordinamento con le altre società partecipate o controllate", tra cui Peroni ha indicato, da un lato, MedioCredito, dall'altro, Finest, per la quale si sta pensando a una ridefinizione della "mission", oggi circoscritta, per dettato della legge istituiva, alle sole realtà produttive giunte già ad uno stadio avanzato di internazionalizzazione: "chiederemo ai nostri parlamentari che si facciamo promotori di un aggiornamento di quella legge, che rispondeva alle esigenze degli anni '90, ma che oggi impedisce a Finest di intervenire a favore di quei processi di internazionalizzazione diffusa di cui abbiamo estrema urgenza". Il nuovo Cda di Friulia, che inizia ad operare oggi nella prospettiva di un riscatto dell'economia regionale, dovrà dunque saper guardare al futuro, senza con ciò perdere di vista le criticità del recente passato, che andranno opportunamente corrette, come indicato dall'azionista di maggioranza. ARC/RM