La Giunta Regionale


20.12.2014 17:12

ECONOMIA: "RILANCIMPRESA.FVG", TESTO UNICO PER L'INDUSTRIA REGIONALE

"Rilancimpresa.FVG - Riforma delle Politiche Industriali", il nuovo testo che contempla attrattività, sviluppo, semplificazione e ridefinizione dei sistemi produttivi locali, per "accompagnare il sistema industriale del FVG e le vocazioni del territorio, indirizzare le eccellenze che già ci sono, attrarne di nuove."

Udine, 20 dic - "Una sorta di Testo unico per le politiche industriali del Friuli Venezia Giulia", come oggi a Udine ha dichiarato il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello, per stimolare nuovi investimenti produttivi, creare maggiore valore aggiunto e occupazione, accelerare i progetti di nuovo insediamento, favorire le aggregazioni di imprese e migliorare l'efficienza delle zone industriali regionali.

Dunque, hanno sottolineato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e lo stesso Bolzonello, illustrando nell'odierna conferenza stampa nel capoluogo friulano i contenuti del disegno di legge (ddl) "Rilancimpresa.FVG - Riforma delle Politiche Industriali" (approvato ieri dalla Giunta), il nuovo testo contempla i quattro "pilastri" dell' attrattività, dello sviluppo, della semplificazione, della ridefinizione dei sistemi produttivi locali, per "accompagnare il sistema industriale del FVG e le vocazioni del territorio, indirizzare le eccellenze che già ci sono, attrarne di nuove".

In 86 articoli di legge, "dando così in un'unica norma unicità di riferimenti a tutto il mondo produttivo-manifatturiero della regione", trova prima di tutto posto l'istituzione di un' "Agenzia Investimenti FVG" per attirare nuove imprenditorialità, creata all'interno dell'Amministrazione regionale, fruendo anche delle competenze di Friulia (per il mercato nazionale) e Finest (per l'estero) e senza costi pubblici aggiuntivi, sulla base di modelli sperimentati anche nella vicina Austria, Carinzia e Stiria in primis.

Tra gli obiettivi dell'Agenzia, redigere ed attuare un Piano marketing territoriale nel quale vengono indicate e promosse le possibilità di insediamento. Ai nuovi potenziali insediamenti, prevede il ddl, si propone la semplificazione delle procedure insediative e la stipula di un cosiddetto "Contratto di insediamento", dove vengono favoriti anche gli sviluppi di Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA), già normate a livello nazionale.

Si riordinano gli incentivi messi a disposizione dalla Regione, andando così a redigere un vero e proprio "Catalogo degli incentivi", introducendo peraltro nuove forme di supporto finanziario: dall'abbattimento dell'IRAP (con un meccanismo di abbattimento del 40 per cento) per tutte le imprese virtuose, anche quelle già attive in regione, sotto il profilo della spesa in personale dedicato a ricerca e sviluppo, a risorse per i progetti di filiera (per aggregazioni di almeno cinque aziende), al supporto manageriale alle Piccole e Medie Imprese (PMI), soprattutto quelle seguite da Friulia, per concentrare fondi e soldi sulle imprese più promettenti.

Puntando sui capitoli finanziari del POR FESR 2014-2020, il ddl prende in considerazione il grande "capitolo" della Ricerca&Sviluppo, dell'Innovazione e degli investimenti in tecnologia, che potranno accedere ai fondi 2014-2020 del POR FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) ma con la possibilità - hanno confermato Serracchiani e Bolzonello - di un anticipo di risorse da parte della Regione.

Il testo presentato oggi dà quindi attuazione ad una serie di misure contro la crisi, contemplando aiuti per le imprese in difficoltà per costruire specifici piani di rilancio (che possono prevedere anche aggregazioni, accorpamenti e fusioni), per le cooperative dei lavoratori di aziende in crisi, per la filiera dell'elettrodomestico (inglobando in questa voce anche indotto e fornitori), per l'area di crisi complessa di Trieste.

Si tratta, nel complesso, di una manovra "dotata nel 2015 di 47 milioni di euro, a cui si aggiungono le poste del FESR, 88,5 milioni di euro nei cinque anni 2014-2020, nonché di ulteriori 40 milioni di euro nel biennio 2016-2017", hanno dichiarato Serracchiani e Bolzonello. Finanziamenti, peraltro, che si accompagnano ad una serie di semplificazioni delle procedure e di vincoli, ad iniziare dal vincolo di destinazione e localizzazione in Friuli Venezia Giulia per almeno cinque anni (tre per le PMI), a quelle per l'insediamento nei consorzi industriali (accordi di semplificazione), all'informatizzazione della gestione dei contributi.

Infine, il ddl dedica ampia parte allo sviluppo dei sistemi produttivi locali (distretti e consorzi). Vengono così confermati i distretti, "luoghi di concentrazione di specializzazioni produttive che restano fondamentali per la nostra regione", ha rilevato Bolzonello, sono "promosse" le aggregazioni di filiera, si riconosce il ruolo dei cluster (in cui agiscono soggetti pubblici e privati in specifici comparti industriali).

Si razionalizzano e si riformano, nel contempo, i Consorzi di sviluppo industriale, puntando all'incremento di attrattività e competitività ed alla riduzione dei costi di gestione (attualmente circa 6 milioni di euro, con un possibile abbattimento del 25 per cento): entro sei mesi, "dice la norma", dovranno aversi le prime delibere di fusione tra i Consorzi (altrimenti scatta il commissariamento) e consigli di amministrazione e collegi dei revisori saranno snelliti, puntando alla presenza di solide professionalità.

"Il 2015 parte dunque di slancio", ha osservato la presidente Serracchiani e "Rilancimpresa.FVG" (in Aula consiliare a fine gennaio ha confermato Bolzonello) diviene una tassello fondamentale dell'attività della Regione, con un testo di legge che risulta assolutamente innovativo nel contesto nazionale delle legislazioni regionali in materia.

ARC/RM

 
alla conferenza stampa di presentazione di "Rilancimpresa.FVG - Riforma delle Politiche Industriali", rilasciate a Udine il 20 dicembre 2014
I contenuti del disegno di legge regionale