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10.09.2020 14:37

Salute: per Regione quarta casa Abc è lezione di welfare partecipativo

Trieste, 10 set - L'inaugurazione della quarta casa di Abc (Associazione per i bambini chirurgici) del Burlo onlus a Trieste è una lezione di welfare partecipativo, di come il tema della salute vada interpretato oltre i margini della sanità abbinando al lavoro di eccellenza dei professionisti di settore gli apporti di generosità e di supporto a bisogni materiali e affettivi che vengono dal privato sociale.

È la riflessione offerta dal vicegovernatore con delega alla Salute in occasione del taglio del nastro della nuova struttura di via della Sorgente 7 a favore delle famiglie di bambini nati con malformazioni che ha avuto luogo nella sede di Confindustria Alto Adriatico - tra sostenitori del progetto - per assicurare il rispetto delle normative anti-Covid.

Da parte del vicegovernatore sono state evidenziate, nel solco dell'inaugurazione, le prove di generosità della comunità regionale (della popolazione e del sistema sanitario del Friuli Venezia Giulia) durante la pandemia: i 10 milioni di euro di donazioni raccolte, l'ospitalità in terapia intensiva nelle giornate più difficili a 12 lombardi e i 500 camici donati alla Sardegna per scongiurare il blocco della sanità nell'Isola in un momento delicatissimo per le forniture sanitarie.

Il destino del Burlo, questo il concetto espresso dal vicegovernatore, è quello di continuare ad elevare le sue eccellenze, ricordando però che non ci sono cure, ritrovati e modelli organizzativi sufficienti in assenza di una risposta di salute complessiva. In quest'ottica - è il ragionamento veicolato dalla Regione - le associazioni e i privati solidali giocano un ruolo importante nel sostenere le esigenze reali della comunità del Friuli Venezia Giulia, in una prospettiva scevra da campanilismi e piccole fortificazioni capace di garantire la sostenibilità del sistema grazie all'allocazione attenta delle risorse pubbliche.

L'azione di Abc attraverso il progetto "Sentirsi a casa", come ha spiegato la direttrice del sodalizio Giusy Battain, permette di sgravare i genitori da un impegno non solo economico e organizzativo ma soprattutto emotivo, dando loro ospitalità gratuita nelle "Case Abc" pensate per essere uno spazio sereno in cui trascorrere il periodo del ricovero dei loro bambini per delicati interventi chirurgici, che talora può durare mesi. Nel 2019 le accoglienze sono state 120 nei tre alloggi disponibili (in via del Toro, via dell'Istria e via Tiepolo), ma non si sono potute soddisfare 35 richieste che ora troveranno risposta nell'abitazione allestita in via della Sorgente, grazie a una donazione testamentaria.

All'inaugurazione odierna era presente, per la parte istituzionale, oltre alla Regione, il Comune di Trieste, insieme ai soggetti (fondazioni, società e privati) che sostengono il supporto alle famiglie dei bambini chirurgici. ARC/PPH/ma