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11.07.2017 16:41

Fvg-Ue: Serracchiani-Covassi, manca percezione comune di Europa

Trieste, 11 luglio - È ancora troppo vaga l'idea che i cittadini hanno dell'Unione europea, delle sue istituzioni e del loro operato. Concordano su questo punto la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, e il capo della rappresentanza in Italia della Commissione europea, Beatrice Covassi, che si sono incontrate oggi a Trieste.

Covassi, nominata un anno fa da Jean Claude Juncker, sta facendo visita ai presidenti di tutte le Regioni in Italia con l'obiettivo di rafforzare l'interazione tra Bruxelles e gli enti territoriali anche a beneficio degli obiettivi di crescita a cui punta il piano di investimenti presentato a inizio mandato dalla Commissione europea.

A questo proposito, Serracchiani ha ricordato come la terza corsia dell'A4 sia la prima opera italiana finanziata dal Piano Juncker grazie ai 600 milioni di euro messi a disposizione dalla Banca europea per gli investimenti e la Cassa depositi e prestiti.

In Friuli Venezia Giulia, ha poi aggiunto la presidente, sono ben avviate tutte le attività che fanno capo alla Programmazione 2014-20 e non solo: la Regione, infatti, dimostra una grande dinamicità anche nel tessere rapporti internazionali, con accordi commerciali siglati con la Baviera e continue relazioni con la Carinzia, la Slovenia, la Croazia, la Serbia e altri Paesi dell'area balcanica.

I campi di collaborazione, oltre all'economia, sono soprattutto le infrastrutture e la ricerca, con il Porto di Trieste e i poli scientifici della regione che hanno permesso alla Regione di siglare accordi anche con gli Stati Uniti e l'Iran. Non da ultimo, il Friuli Venezia Giulia può vantare un ruolo importante all'interno della Macroregione Adriatico-Ionica, oltre a fare parte della Strategia Alpina.

A fronte di tutti questi aspetti istituzionali, c'è però da considerare come nel rapporto tra i cittadini e l'Europa restino alcune criticità, tra le quali Serracchiani ha messo in evidenza le procedure complesse richieste per la presentazione di progetti comunitari.

Infine, la presidente ha invitato la responsabile della rappresentanza della Commissione europea a visitare l'area del Porto vecchio di Trieste, interessata da un piano di investimenti dal valore di 50 milioni di euro messi a disposizione dal ministero per i Beni culturali.

Ed è proprio alla cultura che la Commissione sta rivolgendo un occhio di riguardo, ha fatto sapere Covassi, anche in considerazione del fatto che il 2018 sarà l'anno europeo del patrimonio culturale. ARC/PV/fc