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10.09.2009 

SICUREZZA: I COMUNI PRESENTANO PROGETTI PER OLTRE 8.5 MILIONI

Trieste, 10 set - Ammontano a quasi 8.643.000 euro i contributi chiesti dalla quasi totalità degli Enti locali del Friuli Venezia Giulia (215 Comuni in forma singola o associata su 218 e le quattro Province) per l'aumento della sicurezza in regione.
I progetti riguardano l'implementazione della rete dei sistemi di videosorveglianza, il miglioramento delle dotazioni della polizia locale in termini di armamento e tecnologie ed il sostegno a progetti di carattere sociale con corsi di autodifesa per le donne, vigilantes a disposizione degli anziani per aiutarli a ritirare la pensione senza il rischio di venir scippati, azioni di prevenzione degli atti di bullismo e vandalismo).
La grande maggioranza dei contributi è stata richiesta per l'installazione e l'implementazione dei sistemi di videosorveglianza (3.810.543 di euro), mentre per la realizzazione delle sale operative sono stati chiesti 868.030 euro e per l'armamento 246.100 euro.
Inoltre sono stati chiesti 3.000.038 euro per le dotazioni tecnico strumentali, 341.634 euro per interventi a favore delle fasce più deboli della popolazione e 375.768 euro per progetti contro bullismo e vandalismo.
Una pioggia di domande che, secondo l'assessore regionale alla Sicurezza Federica Seganti, attesta l'importanza della legge regionale 9/2009 che ogni anno prevede l'approvazione del Programma regionale di finanziamento in materia di sicurezza.
Piano che quest'anno è stato approvato il 9 luglio scorso con il raggruppamento delle azioni da sviluppare nel corso del 2009 in due macroaree, una relativa agli interventi in materia di sicurezza di rilievo regionale ed una relativa ai progetti locali dei Comuni e delle Province, destinando alla loro attuazione 5.675.000 euro.
''Lo scorso anno, in assenza di uno strumento normativo, a favore di un incremento della percezione della sicurezza in Friuli Venezia Giulia avevamo stanziato 12 milioni e mezzo di euro attraverso un meccanismo di riparto automatico'', ha spiegato l'assessore rivolgendosi ai giornalisti nel corso del suo incontro con i media di questa mattina.
''Quest'anno l'importo è inferiore - ha continuato - per cui abbiamo fissato dei tetti di spesa che per le Province toccano i 160 mila euro, per i Comuni in forma associata i 260 mila euro e per i Comuni più piccoli i 40 mila euro''.
''Abbiamo voluto incentivare le funzioni associate della Polizia locale'' ha spiegato l'assessore, sottolineando l'importanza di una gestione condivisa di questo servizio per poter garantire reale efficienza ed economicità dell'azione amministrativa.
L'istruttoria delle richieste sarà fatta entro un mese circa e Federica Seganti ha confermato che, nella valutazione dei progetti, si terrà conto sia della qualità che della necessità della loro attuazione in base alle criticità presentate dai diversi territori.
''Un anno di lavoro ha portato ad un calo degli episodi di criminalità - ha dichiarato l'assessore - ma furti in casa, scippi ed atti di vandalismo costituiscono elementi di criticità su cui si sono focalizzati gli Enti locali''.
''Per questo - ha continuato - intendiamo lavorare sulla prevenzione e sull'incremento delle dotazioni tecnologiche, in modo da aumentare l'efficacia ed efficienza di tutte forze dell'ordine''.
Forze che, ha concluso, sono presenti in regione in modo significativo rispetto alla media nazionale ed europea, ma possono incrementare la loro potenzialità sia nelle azioni di prevenzione che in fase d'indagine grazie all'utilizzo di moderne tecnologie. Donne e uomini che nello svolgimento delle loro funzioni hanno bisogno di veder soddisfatte anche richieste apparentemente di minor importanza perché ''possono fare la differenza per chi lavora sul territorio''.
ARC/LVZ