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11.12.2020 20:24

Ambiente: Fedriga, necessarie norme chiare per tutelare patrimonio

Trieste, 11 dic - "A causa di norme poco chiare e che spesso si sovrappongono le pubbliche amministrazioni sono in forte difficoltà quando sono chiamate a intervenire per tutelare l'ambiente. Questa complessità normativa genera infatti solo confusione sia nella magistratura che dovrebbe essere messa nelle condizioni di interpretare al meglio la volontà del legislatore, sia negli amministratori e funzionari della Pa che, per non incorrere in guai giudiziari, finiscono per non fare le azioni necessarie per salvaguardare il nostro patrimonio naturale. In questo corto circuito il primo a essere danneggiato è proprio l'ambiente".

Lo ha affermato il governatore Massimiliano Fedriga che oggi è intervenuto in videoconferenza al convegno annuale dell'Associazione avvocati amministrativisti del Friuli Venezia Giulia incentrato sulla gestione dei beni pubblici ambientali.

"Nella nostra Regione un esempio concreto di questo corto circuito è dato dai dragaggi. Una situazione - ha spiegato Fedriga - che può farci perdere tanti posti di lavoro. In tutto l'alto Adriatico sono presenti, infatti, concentrazioni elevate di mercurio nei sedimenti marini, risultato dell'attività produttiva della miniera di Idria in Slovenia che, iniziata addirittura nel lontano 1496, ha avuto il suo massimo sviluppo tra la fine del 18° la seconda metà del 20° secolo. La presenza di questo metallo sta di fatto bloccando le operazioni di dragaggio".

"Questo è particolarmente grave anche perché, se prendiamo come parametro la movimentazione dei fanghi, è stato stimato che un evento disastroso come la tempesta Vaia del 2018 in realtà equivalga addirittura a circa 100 anni di dragaggi da effettuare in Friuli Venezia Giulia".

"In situazioni di questo tipo, ma anche quando si parla della pulizia degli alvei dei fiumi o dei boschi, è doveroso agire - ha sottolineato il governatore - proprio per tutelare l'ambiente stesso. Dobbiamo superare quell'impostazione ideologica secondo la quale la natura viene preservata esclusivamente quando non si interviene".

"Solo attraverso una forte collaborazione tra istituzioni, pertanto, potremo gestire nel modo più adeguato i beni pubblici ambientali, dando le risposte attese dai cittadini e riducendo al minimo il rischio di mettere in campo iniziative sbagliate o addirittura dannose".

Nel corso del suo intervento il governatore Fedriga ha illustrato brevemente alcune delle numerose politiche ambientali attuate dalla Regione. "Nell'ultima legge di Stabilità abbiamo previsto interventi in questo ambito per più di 97 milioni di euro. Vogliamo essere, inoltre, i primi in Italia a raggiungere il Green Deal europeo con l'abbattimento totale delle emissioni di CO2 con 5 anni di anticipo rispetto il 2050".

"Abbiamo poi aggiornato il Piano regionale di bonifica e la stima degli oneri finanziari per i siti di proprietà pubblica con una previsione di spesa di 56 milioni di euro e approvato una norma sulla disciplina dell'assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d'acqua a uso idroelettrico che - ha aggiunto il governatore - prevede la creazione di Fvg Energia, una società elettrica regionale in grado di garantire ambiente, salute e lavoro".

"È stata inoltre siglata una collaborazione con la Snam per avviare un processo di transizione energetica articolato su idrogeno, biometano, mobilità sostenibile ed efficienza energetica e abbiamo deciso di investire 4,1 milioni di euro all'anno per un quinquennio per il progetto Noemix che vedrà la sostituzione di 500 auto degli enti pubblici con altrettante vetture elettriche".

Tra le tante iniziative "green" che vedono protagonista la Regione, il governatore Fedriga ha citato anche la candidatura del fiume Tagliamento a Riserva della biosfera Unesco e il progetto pilota "aMare Fvg" per la raccolta di rifiuti dai fondali marini. ARC/RT/ma