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22.03.2019 17:32

Cultura: Gibelli, progetto Smath utile confronto creatività-impresa

Pordenone, 22 mar - "Un'opportunità di confronto tra creativi e impresa che consente di creare le giuste relazioni per testare nuove idee che potranno trasformarsi in progetti imprenditoriali".

Così l'assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Tiziana Gibelli, ha sintetizzato il senso del work cafè svoltosi oggi a Pordenone nella sede del Palazzo delle arti e del fumetto (Paff) in occasione del primo appuntamento del progetto Interreg denominato Smath.

L'obiettivo principale di questa attività, il cui acronimo sta a indicare le atmosfere intelligenti per lo sviluppo di nuove imprese culturali e creative, è quello di migliorare la qualità e la quantità di connessioni fra il settore culturale, che tradizionalmente beneficia di un forte contributo pubblico, e quello creativo che è invece più orientato verso modelli di sviluppo di forma imprenditoriale.

In particolare si vuole favorire lo sviluppo e il rafforzamento di un'atmosfera intelligente quale precondizione per la nascita e il consolidamento di piccole e medie imprese nei settori culturale e creativo. Il confronto ha visto protagonisti da un lato i soggetti interessati a proporre nuove idee da applicare in campo produttivo e culturale e, dall'altro, imprenditori e rappresentanti del mondo economico locale intenti a cogliere spunti che possano creare nuove opportunità di business.

Come ha avuto modo di spiegare l'assessore nel suo intervento a conclusione della giornata di lavori, iniziative come quella di oggi rappresentano un banco di prova per favorire l'incontro tra creatività e impresa.

"Abbiamo deciso - ha detto Gibelli - di assumere anche il progetto Smath tra le varie iniziative in corso sulle imprese culturali che raggruppano tutto il mondo della creatività, industria compresa. Questo progetto è stato pensato e strutturato per favorire confronto e incontro tra creatività e impresa, creando così una sorta di contaminazione capace di generare effetti positivi in entrambe i settori".

"Se il mondo della creatività non si misura con le esigenze dell'industria - ha evidenziato l'assessore Fvg alla Cultura - difficilmente si riesce a trovare un punto di collegamento tra i due comparti. Il confronto fa bene ai giovani perché consente loro di verificare subito se la propria idea può avere seguito o meno".

Gibelli si è quindi soffermata sul peso che le imprese culturali creative generano all'interno del Friuli Venezia Giulia. Il settore produce circa 1,8 miliardi di euro di valore aggiunto grazie all'impiego di 33mila dipendenti e 400 addetti. Valori che incidono, rispettivamente, per il 5,3% e 6,2% sul totale delle grandezze regionali.

"Questi sono numeri - ha ricordato Gibelli - che dimostrano quanto il comparto sia importante per il territorio; iniziative come quelle di oggi ci servono per spiegare agli operatori economici privati e istituzionali il peso specifico di questo settore che impatta in modo significativo sul Pil e sul valore aggiunto di questa nostra regione". ARC/AL/fc