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23.09.2017 10:58

Salute: Telesca, 135 mln extra per livelli essenziali assistenza

Trieste, 23 settembre - Per servizi e prestazioni sanitarie aggiuntivi rispetto ai cosiddetti Livelli essenziali di assistenza (Lea) che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), la Regione Friuli Venezia Giulia spende 135 milioni di euro.


La cifra emerge da una delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca, con la quale, se da un lato sono stati recepiti tutti i nuovi Lea definiti a livello nazionale con un recente provvedimento e divenuti operativi proprio ieri (venerdì 22 settembre), dall'altro vengono anche confermati servizi e prestazioni aggiuntivi, già assicurati in Friuli Venezia Giulia grazie alla autonomia di spesa, per un totale di 135 milioni di euro rispetto ad un costo complessivo della sanità regionale di 2 miliardi 195 milioni.

Come spiega Telesca, "l'adozione di questa delibera è stata anche l'occasione per un riordino complessivo delle prestazioni sanitarie e socio sanitarie erogate dalla Regione. Questo ci offre l'opportunità di rendere conto ai cittadini del Friuli Venezia Giulia di come vengono utilizzate le risorse della sanità. Risorse che impieghiamo, appunto, per garantire non solo tutto ciò che viene erogato a livello nazionale ma anche per continuare ad offrire servizi in più, quali odontoiatria sociale, vaccinazioni aggiuntive, una serie di farmaci, altre prestazioni in ambito socio-sanitario, rafforzando contestualmente il sistema dell'emergenza".

Più nel dettaglio, la delibera parla di una spesa di ben 12,6 milioni di euro per l'emergenza sanitaria, di cui quasi sei per la disponibilità, sul territorio, di più ambulanze rispetto a quanto previsto a livello nazionale, e 6,7 milioni per più strutture di primo intervento.

Tre milioni vanno all'odontoriatria sociale, 830mila euro sono impiegati per i vaccini per la prevenzione della meningoencefalite da zecca. Per la medicina fisica e riabilitativa ambulatoriale sono a disposizione 1,5 milioni. Oltre 300mila euro per la terapia del dolore (laserterapia, elettroterapia, ecc), 600mila euro sono destinati all'assistenza integrativa per mutilati e invalidi per causa di guerra e di servizio. Sul fronte della farmaceutica, le poste più rilevanti riguardano i farmaci per le malattie rare e per casi specifici (in tutto 2.3 milioni, compresi alcuni farmaci off-label) e la fornitura di alimenti senza glutine per pazienti affetti da celiachia (950mila euro).

All'assistenza sociosanitaria è destina una posta complessiva di 48,4 milioni di euro, di cui beneficiano sop0rattutto gli anziani autosufficienti (circa 41 milioni) che vengono utilizzati per fronteggiare disturbi in ambito neuropsichiatrico, disturbi mentali (circa 6 milioni) e dipendenze.

Sono 23,2 i milioni aggiuntivi a favore dell'assistenza ospedaliera, suddivisi tra programmi di ricerca degli istituti Burlo e Cro (19 milioni), contratti aggiuntivi di formazione specialistica per medici (2,2 milioni), finanziamento diretto alle università di Trieste e Udine per la formazione delle professioni sanitarie.

"Scelte precise - secondo Telesca - che ci permettono di mantenere sempre aggiornate in base agli ultimi sviluppi scientifici le prestazioni del nostro sistema sanitario. Tutto ciò - conclude l'assessore - a dimostrazione di come un buon governo della spesa permetta di alzare sia quantitativamente che qualitativamente i servizi offerti ai cittadini".

ARC/PPD/fc