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06.08.2015 19:14

BENI CULTURALI: TORRENTI, CON IL DDL PARTE L'ITER DELLA RIFORMA

Previsto un Sistema Museale Regionale pubblico-privato.

Udine, 06 ago - Dopo la nuova legge sulla Promozione delle Attività culturali, approvata lo scorso anno (legge 16), la Regione Friuli Venezia Giulia mette mano con una Riforma organica al settore dei Beni culturali. Il nuovo disegno di legge (ddl) che definisce Norme regionali in materia di Beni culturali è stato illustrato oggi in Giunta dall'assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti e quindi approvato in via preliminare.

"Da tempo - ha spiegato Torrenti - si sentiva l'esigenza di un generale rinnovamento della normativa e delle linee guida della politica di settore, che consenta alla Regione di recuperare e svolgere appieno, e in modo adeguato alla realtà attuale, il ruolo propulsivo, di coordinamento e di indirizzo che le è proprio".

L'obiettivo del provvedimento è infatti quello di operare una profonda riforma delle azioni regionali nel Settore Museale, che risale al 1976, e in quello degli incentivi per il recupero, la conservazione e la migliore fruizione dei beni culturali, e al contempo di aggiornare, razionalizzare e semplificare la disciplina relativa alle biblioteche e agli archivi storici, anche alla luce del riassetto del Sistema Regione-Autonomie locali.

Nella Riforma, il settore dei musei è concepito non come un mondo a sé stante, ma come una realtà dinamica, di cui viene incoraggiata e favorita l'interazione e la cooperazione con le scuole, le università, gli altri istituti culturali e con il cosiddetto Terzo Settore, in modo da garantire la corretta conservazione del patrimonio culturale ma anche assicurarne una più diffusa conoscenza, la sua funzione educativa e le sue capacità attrattive sul piano turistico.

Il perno della Riforma è l'istituzione del Sistema Museale Regionale, del quale faranno parte tutti i musei pubblici (eccettuati, ovviamente, quelli statali) e i musei privati con determinati requisiti. Nella parte del ddl dedicata alle azioni per la conservazione e valorizzazione dei beni culturali, vengono considerate le diverse tipologie che caratterizzano la ricchezza e la varietà del patrimonio regionale: beni archeologici, architettura fortificata e archeologia industriale, dimore e giardini storici, edifici di pregio artistico e architettonico e, infine, l'innumerevole quantità di beni mobili diffusi sul territorio.

L'obiettivo è superare la visione parcellizzata della politica settoriale, introducendo una disciplina unitaria, molto semplificata e allo stesso tempo flessibile. Per quanto riguarda infine le biblioteche e gli archivi, lo scopo principale del ddl di iniziativa della Giunta regionale è soprattutto aggiornare e razionalizzare l'attuale legge regionale 25 del 2006, riconosciuta dagli operatori del settore come una legge complessivamente valida ed efficace, della quale viene pertanto conservato l'impianto di base.

Non vengono invece toccate le leggi sulla valorizzazione del patrimonio storico e culturale della Prima Guerra Mondiale e quella sugli Ecomusei, che nel ddl vengono peraltro richiamate e per così dire inglobate nel nuovo sistema normativo.

ARC/PF

 
sul nuovo disegno di legge che definisce "Norme regionali in materia di Beni culturali", illustrato alla Giunta regionale del FVG che lo ha approvato in via preliminare, rilasciate a Udine il 6 agosto 2015