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24.04.2015 18:32

25 APRILE: TORRENTI PRESENTA IL DOCUMENTARIO "LA RESISTENZA DEGLI ORBACH"

Trieste, 24 apr - "A Trieste e in tutto il Friuli Venezia Giulia dovremmo essere riconoscenti a persone come i fratelli Orbach e alla famiglia che ha coltivato la loro memoria, poiché, nonostante aver subito ingiustizie pesanti come l'emarginazione sociale e professionale, non hanno perso la visione di essere cittadini italiani e hanno combattuto in prima persona per riaffermare i valori della democrazia, della solidarietà e del rispetto nel proprio Paese".

Lo ha ricordato l'assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti in occasione dell'anteprima nazionale del documentario "La Resistenza degli Orbach". Con la proiezione, che si è svolta nel Salone di Rappresentanza del Palazzo della Regione a Trieste, l'Amministrazione regionale ha voluto ricordare, nell'ambito delle iniziative per l'Anniversario della Liberazione, il sacrificio e il ruolo dei partigiani ebrei nella Resistenza.

Alla proiezione del film, realizzato con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e della Regione Marche in collaborazione con la Comunità Ebraica di Trieste, hanno partecipato numerosi spettatori. Il documentario, diretto dal regista Gianfranco Boiani sulla base della ricerca storica di Giorgio Bianconi, ricostruisce in 53 minuti, attraverso testimonianze dirette, la storia della famiglia Orbach, che è giunta a Trieste dalla Polonia all'inizio del secolo scorso.

I protagonisti della vicenda sono i fratelli Abramo e Isacco, che prima della promulgazione delle Leggi Razziali nel 1938 sono attivi come artigiani e integrati nella vita sociale e professionale della loro città. La Comunità Ebraica triestina all'inizio della Seconda Guerra Mondiale conta quasi 6.000 persone, che la repressione e la persecuzione nazifascista decimerà (oggi i membri della Comunità sono 580).

La situazione peggiora dopo l'8 settembre 1943, quando gli Orbach lasciano la città per trasferirsi, con le sorelle e i bambini nell'entroterra pesarese, dove sono accolti e nascosti dalla popolazione locale, salvandosi così dalla deportazione. Mentre i due fratelli si uniscono a una delle prime formazioni partigiane operanti sulle montagne dell'Appennino Umbro-Marchigiano (la V Brigata Garibaldi Pesaro), la sorella Lea diviene staffetta partigiana.

"Nella storia individuale, che il film ripercorre - ha spiegato l'assessore Torrenti -, ci sono tante altre storie di una città come Trieste, che deve ricomporre la propria identità nel 1918 e nella quale il fascismo mostra tutta la sua violenza mettendo in difficoltà ed emarginando la popolazione ebraica".

La figlia e nipote dei protagonisti, Loredana Orbach, ha descritto i propri familiari come amanti della libertà e della giustizia. Oltre agli autori del documentario e al rabbino di Trieste Eliezer Shai Di Martino, hanno partecipato alla proiezione il consigliere regionale Giulio Lauri, il prefetto di Trieste Francesca Adelaide Garufi, il vicepresidente della Provincia di Trieste Igor Dolenc, i consiglieri comunali Marco Toncelli e Roberto Decarli e l'assessore alla Cultura della Comunità Ebraica triestina Mauro Tabor.

ARC/MCH

 
all'anteprima nazionale del film documentario "La Resistenza degli Orbach", rilasciate a Trieste il 24 aprile 2015