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05.03.2015 16:50

LAGUNA DI MARANO E GRADO: SANTORO, USCIRE DALL'EMERGENZA / 10 MESI PER LE LINEE GUIDA DI GESTIONE

Oggi a Marano Lagunare prima riunione del gruppo di lavoro per lo Studio di Assetto morfologico ambientale della Laguna di Marano e Grado.

Trieste, 05 mar - "Abbiamo un obiettivo ambizioso: uscire definitivamente dalla fase di emergenza per far sì che la manutenzione diventi ordinaria così come in passato era normale e ordinario vedere le draghe nella Laguna di Marano e Grado. Oggi entriamo in una fase operativa fondamentale, che ci consente di mettere in sinergia tutti i soggetti che finora si sono occupati della Laguna e di non disperdere anni di conoscenza e studi, ma farli convergere in uno strumento concreto di gestione e tutela dell'ambito lagunare".

Così si è espressa l'assessore regionale alla Pianificazione territoriale del Friuli Venezia Giulia Mariagrazia Santoro che oggi a Marano Lagunare ha presieduto la prima riunione del gruppo di lavoro interdirezionale per la redazione dello Studio di Assetto morfologico ambientale della Laguna di Marano e Grado.

L'avvio dello Studio segue la sottoscrizione degli accordi di collaborazione scientifica tra la Regione e i due atenei regionali, attraverso il coinvolgimento diretto del Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell'Università di Trieste e del Dipartimento di Chimica, Fisica e Ambiente e del Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell'Università di Udine.

Per i due atenei erano presenti i responsabili scientifici Marco Petti (Udine) e Giorgio Fontolan (Trieste), entrambi concordi sull'esclusiva opportunità offerta ai Dipartimenti di collaborare per mettere in campo un'attività di ricerca applicata a favore del territorio. A tal fine verranno avviati in questi giorni due assegni di ricerca biennali, uno per ciascun ateneo, sostenuti grazie all'accordo sottoscritto che prevede un impegno finanziario regionale di 154.000,00 euro cui si aggiungeranno i contributi in compartecipazione dei due atenei per 42.000,00 euro ciascuno.

Oltre alle Università, il gruppo è formato sia da personale interno all'Amministrazione regionale che da esperti della Consulta d'Ambito Territoriale Ottimale (ATO) interregionale "Lemene", dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente (ARPA) del FVG, del Consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento, della Soprintendenza per i Beni archeologici del FVG e delle Aziende per l'Assistenza Sanitaria (AAS) "Bassa Friulana" e "Isontina", ora riunite in un'unica Azienda: AAS n. 2 "Bassa Friulana-Isontina".

La necessità di procedere con la predisposizione di uno strumento pianificatorio che normi e definisca in modo scientifico gli indirizzi per una corretta gestione in via ordinaria della Laguna di Marano e Grado e per la tutela ambientale di questo delicato ecosistema è un'esigenza che negli anni aveva portato alla messa in atto di diverse azioni mirate, interrotte tuttavia già nel 2012 a causa delle complesse problematiche ambientali che hanno caratterizzato la Laguna negli ultimi anni.

Lo studio andrà così ad integrare il Piano di Gestione del Sito Natura 2000, per il quale contemporaneamente si riaprirà la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Entro 10 mesi, questo l'obiettivo che si è dato il gruppo di lavoro, saranno presentate le prime linee guida per la gestione della Laguna.

Per l'assessore Santoro "siamo di fronte ad un cambiamento epocale nell'approccio alla gestione della manutenzione dell'area, perché si tiene conto del dinamismo della Laguna e della necessità di interagire con l'ambiente lagunare avendo a disposizione grandissime conoscenze e professionalità. Tutti gli studi finora prodotti, infatti, alcuni dei quali non sono stati ancora pubblicati, necessitano di essere portati a compimento e messi a sistema in modo da poter valutare in modo scientifico lo stato morfodinamico della Laguna, individuare aree in equilibrio e zone in evoluzione e pianificare interventi e norme necessarie a garantirne la tutela e la conservazione anche rispetto alla qualità dell'ecosistema lagunare, allo stato ecologico e alla qualità dei corpi idrici".

Lo Studio dovrà mettere in evidenza gli aspetti idraulici e idromorfologici, ecologici e naturali dell'ambiente lagunare, anche in relazione ai fattori di criticità legati alle principali attività economiche che si svolgono in Laguna, dalla pesca alla molluschicoltura, dai traffici marittimo-commerciali al turismo nautico, al fine di sviluppare un piano di gestione che tuteli gli equilibri tra risorse naturali.

ARC/Com/RM