Udine, 21 ott - "Oggi restituiamo al centro storico di Gorizia un patrimonio comune che rivitalizza un intero quartiere in un'area importante della città. È un intervento a cui seguiranno altre iniziative simili: lo sblocco dei fondi ex GES.CA.L. (Gestione Case Lavoratori) e la riapertura anche del contratto di quartiere di Campagnuzza sono elementi che costituiranno per Gorizia il motore dell'edilizia pubblica locale".
L'assessore regionale ai Lavori pubblici del Friuli Venezia Giulia Mariagrazia Santoro, ha consegnato stamattina 39 alloggi del nuovo complesso di edilizia residenziale realizzato dall'ATER (Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale) di Gorizia in via Vittorio Veneto 24, nel cuore del capoluogo isontino.
"Il bisogno di casa è variegato - ha affermato Santoro - siamo sempre più spesso di fronte ad esigenze di accoglienza per le fasce più deboli della popolazione che non possono accedere nemmeno alle case ATER. Con la nuova legge sulla casa daremo risposta a questa nuova utenza ma soprattutto andremo a sbloccare, come stiamo già facendo, i fondi disponibili per rimettere in moto tutti i progetti in corso non ancora conclusi".
Al taglio del nastro hanno preso parte anche il sindaco di Gorizia Ettore Romoli, l'amministratore unico dell'ATER di Gorizia Angela Caldarera, il direttore dell'ATER Domenico Degano, i sindaci di San Canzian d'Isonzo, Silvia Caruso, e Staranzano, Riccardo Marchesan, oltre ad alcuni consiglieri regionali.
Il complesso di via Vittorio Veneto è frutto del recupero di un edificio realizzato negli anni '60 su progetto dello studio Calini Montuori di Roma, già progettisti dell'androne e salone biglietteria della Stazione Termini nella Capitale. L'edificio, sede degli ambulatori e degli uffici direzionali dell'ASS n. 2 fino al finire degli anni '90, era stato ceduto all'ATER nel 2002.
L'intervento, iniziato nel 2011, ha conservato le qualità architettoniche originali del progetto, migliorandolo sotto il profilo dell'efficienza energetica, con sistemi di isolamento che attribuiscono a tutti gli alloggi classe energetica B o C. L'importo complessivo dell'intervento ammonta a 7 milioni di euro di cui 5.424.903,54 di fondi regionali a valere sulla legge regionale 6/2003 e 1.575.096,46 a carico dell'ATER.
La palazzina ospita 39 alloggi, tutti già consegnati, disposti su cinque piani di cui 16 per nuclei di una-due persone, con una superficie da 38 a 56 metri quadrati; nove alloggi per nuclei di tre-quattro persone (superficie da 73 a 86 metri quadrati) e 14 alloggi per famiglie di quattro-cinque persone (superficie da 78 a 105 metri quadrati). Due alloggi rispettano la normativa sull'accessibilità per accogliere persone disabili.
La ristrutturazione ha consentito un generale adeguamento strutturale (solette e setti integrativi in cemento armato e rinforzi con fibra di carbonio) per migliorare la risposta dell'edificio alle azioni sismiche. Per migliorare le prestazioni energetiche è stato inoltre realizzato un cappotto interno isolante e sono stati posati serramenti esterni in legno con vetro-camera basso emissivo ad alta efficienza energetica. All'impianto di riscaldamento centralizzato a gas metano si affiancano pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria.
ARC/Com/RED
