Notizie dalla Giunta


03.08.2013 

CORREGIONALI: I LAVORI DEL CONVEGNO DEI FRIULANI NEL MONDO

Udine, 3 ago - La cura dell'identità insieme al miglioramento della rete dei contatti tra i friulani nel mondo e la terra d'origine per incrementare l'interscambio e sviluppare nuove imprenditorialità. Sono questi i principali messaggi emersi alla X convention annuale "Friuli nel mondo. Il mondo in Friuli" che si è tenuta oggi al Castello di Udine e che a visto la partecipazione di numerosi relatori e rappresentanti delle associazioni degli emigranti friulani. Tra i settori con un'immediata ricaduta economica, proveniente da una più intensa collaborazione tra il Friuli e i Fogolars, sono stati menzionati il turismo, l'agro-alimentare, ma anche il manifatturiero, le cui competenze in Friuli sono molto sviluppate. Grandi e inesplorate sarebbero le opportunità per le nostre industrie in diversi Paesi asiatici. All'incontro è stata presentata la variegata realtà dei Fogolars nei vari continenti: sono più di 150 nel mondo, alcuni costituiti da alcune decine di emigranti della prima generazione, altri di recente formati da giovani che si sono trasferiti per lavoro negli emergenti Paesi asiatici. Sono state interessanti le testimonianze al convegno dei figli o dei nipoti di coloro che nel secolo scorso hanno dovuto lasciare il Friuli con la valigia di cartone. Roberto Bettega ha presentato la realtà socio-economica dello Stato sudafricano, che da solo crea il 25 per cento del PIL di tutto il Continente. Da proprietario di un'azienda vitivinicola ha spiegato perché conviene oggi investire in Sud Africa e agli europei, così attenti alla propria specificità nazionale, ha consigliato di semplificare ''le complicate differenze'' e di sviluppare i rapporti bilaterali in modo sistematico. Vivian Beltrame ha illustrato le opportunità degli scambi commerciali e degli investimenti sul mercato brasiliano nei settori delle tecnologie, infrastrutture, nell'edilizia e innovazione. Dopo il canadese Matthew Melchior, che ha presentato la realtà nordamericana e il successo degli emigranti nei diversi settori economici, è stata Isabella Lenarduzzi di Bruxelles a smuovere le acque quiete del convegno, richiamando l'attenzione sull'importanza della conoscenza della memoria storica e il riconoscimento dell'identità friulana che nel mondo globalizzato ''deve accogliere nel segno della molteplicità''. Per i friulani all'estero sono importanti la lingua, la cultura, l'impegno nel lavoro e il legame con la propria comunità, ma nel contempo sentono il bisogno ''di aiutare il Friuli ad essere più aperto e a crescere economicamente nell'eccellenza e nella professionalità''. Se Denis Marin ha parlato delle opportunità di collaborazione esistenti in Australia, il goriziano Stefano Ritella, che alcuni anni fa si è trasferito a Shangai, dove gestisce un'azienda con 30 dipendenti, ha presentato l'affascinante vitalità economica cinese, ''dove i giovani possono permettersi di sognare''. Tra gli altri, hanno portato il proprio saluto al convegno il sindaco del capoluogo friulano Furio Honsell, l'ex rettore dell'Università di Udine Cristiana Compagno e il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini. Ha preso parte al convegno anche il consigliere regionale Cristiano Shaurli. ARC/MCH