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09.05.2005 15:16

ECONOMIA: ILLY AD ASSEMBLEA ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI TS

Trieste, 9 mag - "Nell'era della conoscenza e della globalizzazione, l'industria triestina può sfruttare per il suo sviluppo due grandi vantaggi: la presenza di numerosi centri di ricerca e la favorevole posizione geopolitica, con un porto oceanico capace di mettere in collegamento il Centro-Est dell'Europa con il Sud-Est asiatico, vale a dire le due aree che nel mondo stanno crescendo a ritmi più elevati".
Lo ha sottolineato il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy intervenendo oggi a Trieste, nella sala convegni della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (Sissa), all'Assemblea generale dell'Associazione degli Industriali di Trieste, dedicata al tema "Ricerca e innovazione: il futuro nell'industria". Al termine dell'Assemblea, la Sissa ha conferito al presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo il dottorato honoris causa, per la sua costante attenzione ai temi dell'innovazione.
All'Assemblea erano presenti anche gli assessori regionali alle Attività Produttive Enrico Bertossi, al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca Roberto Cosolini, all'Organizzazione e Personale Gianni Pecol Cominotto.
Nel rispondere agli interventi introduttivi dei rappresentanti degli Enti locali, Illy ha ribadito la "necessità di raggiungere a Trieste un equilibrio fra i diversi comparti produttivi", ricordando che il settore industriale, già falcidiato negli anni passati, pesa oggi solo per il 15-16 per cento dell'occupazione complessiva.
È grave e preoccupante, secondo Illy, la divergenza che si registra su questi temi da parte dei rappresentanti degli Enti locali. "Chi afferma che Trieste non è mai stata una città industriale - ha detto - non conosce la storia o vuole mistificarla, poiché alla fine della seconda guerra mondiale l'industria contava il 45 per cento degli occupati. Sbaglia anche chi afferma che la deindustrializzazione non è un male perché è invece il male principale che, se non adeguatamente affrontato, può portare il sistema italiano alla catastrofe".
"Spiace anche prendere atto - ha aggiunto il presidente Illy - che i rappresentanti degli Enti locali non abbiamo voluto sollecitare il Governo a rifinanziare il Fondo Trieste e il Fondo Gorizia, salvo poi battere cassa alla Regione".
"Proprio perché Trieste ha già affrontato e superato la fase di riconversione della sua industria ad alto tasso di manodopera - ha detto ancora il presidente - oggi può guardare con maggiore serenità al futuro, mantenendo e rafforzando il suo settore industriale fino ad arrivare al 20 per cento dell'occupazione".
Grazie ai suoi vantaggi, Trieste può infatti attirare industrie ad alto tasso di conoscenza. "Ma l'atteggiamento ostile - ha osservato - non favorisce la crescita di queste attività, che hanno bisogno del supporto della parte pubblica, come l'Amministrazione regionale ha fatto, sta facendo e farà nel futuro, nella consapevolezza che dallo sviluppo si generano le risorse indispensabili per gli interventi nel campo della salute e della protezione sociale".
Illy ha quindi illustrato i diversi provvedimenti che la Regione ha assunto, in forma coordinata e all'interno di una visione strategica dello sviluppo del Friuli Venezia Giulia, a sostegno dell'industria: lo studio di Monitor Group, la nuova legge sulle piccole e medie imprese e quella sull'immigrazione, a cui seguiranno gli aggiornamenti delle norme sull'innovazione e sul lavoro.
Particolare attenzione è stata poi prestata all'educazione e alla formazione, ai progetti di ricerca (consistenti risorse regionali sono state stanziate per i progetti del Free Electron Laser e del Distretto di biomedicina molecolare), al completamento della rete dei centri di trasferimento tecnologico, alle infrastrutture di trasporto e di telecomunicazione, all'energia, alla finanza (la nuova Friulia Holding), all'efficienza della Pubblica amministrazione.
"Stiamo affrontando - ha concluso Illy - una fase di grande, impegnativo e anche doloroso cambiamento. Se sapremo superare alcune divergenze di opinione, con serenità e con il dialogo, ce la faremo a superare il momento difficile della nostra economia, migliorando la qualità della vita dei nostri cittadini".
ARC/Paolo Fragiacomo