Notizie dalla Giunta


20.06.2019 14:30

Autonomie locali: Roberti, prospettive riforma con Comuni Gemonese

Udine, 20 giu - Le prospettive funzionali dei Comuni, l'efficacia dei servizi che sono chiamati a erogare, il futuro delle Uti, e i riflessi delle criticità esistenti motivate anche dall'abolizione delle Province sui cittadini e sul territorio, sono state al centro di un incontro a Udine, nella sede dell'Amministrazione, tra l'assessore regionale alle Autonomie locali, Pierpaolo Roberti, e i sindaci del gemonese.

Roberti, ha ricordato che entro l'estate saranno sottoposte all'approvazione del Governo regionale le linee guida della riforma delle autonomie locali, che prefigurando le funzioni del nuovo ente intermedio.

Tali linee guida, potranno fornire ai Comuni una prima lettura dell'orientamento della Regione verso il nuovo assetto del governo del territorio con il supporto dell'ente intermedio, e rispetto alle funzioni e alle competenze che di conseguenza potranno essere redistribuite tra la Regione e la nuova realtà istituzionale.

Con l'obiettivo di assicurare ai cittadini la fruizione ottimale dei servizi e la loro continuità.

E ai Comuni, la certezza di poter meglio operare sul proprio territorio.

Anche considerando la possibilità, che verrà lasciata ai Comuni, di poter scegliere, per la continuità di alcuni servizi, tra l'opportunità di erogarli in proprio, in forma associata, attraverso le Uti (nella fase transitoria) o il nuovo ente intermedio.

Nel frattempo, ai Comuni sarà data la libertà di scegliere come meglio organizzarsi per dare risposte alle attese dei cittadini, e rispettare i limiti imposti dal bilancio e dalle norme vigenti in materia.

Per quanto riguarda i problemi derivanti dalle carenze di personale che vivono i Comuni, e che rendono difficile l'espletamento di talune funzioni, la Regione ipotizza di poter cedere alle amministrazioni comunali parte degli spazi occupazionali dei quali disporrà dopo il pensionamento del personale regionale che andrà in quiescenza.

Per quanto attiene alle competenze che potranno essere assegnate al nuovo ente intermedio, come ha anticipato Roberti, sarà data priorità all'edilizia scolastica e alla gestione della rete stradale già di competenza delle Province. Settori che al momento presentano le maggiori criticità.

Il nuovo ente intermedio, potrà anche fungere da supporto per i Comuni, su base volontaria, per l'espletamento dei procedimenti burocratici.

Allo studio anche un progetto sperimentale, che dovrà consentire l'elaborazione delle pratiche dei Comuni da remoto, permettendo così alle amministrazioni locali di risparmiare costi, e tempo di lavoro per ai propri dipendenti, con l'obiettivo di potere in parte sopperire alla carenza di personale. ARC/CM