Gemona del Friuli, 29 mar - Una struttura a servizio della
cultura della regione. È il nuovo "Archivio del Cinema del Friuli
Venezia Giulia", già ribattezzato "Casa delle Pellicole",
inaugurato oggi nella zona artigianale di Gemona. Con Livio
Iacob, direttore della Cineteca del Friuli che gestirà
l'Archivio, erano presenti il presidente della Regione,
l'assessore regionale alla Cultura, altri amministratori
regionali e locali, oltre ai rappresentanti delle maggiori
cineteche italiane e di altri Paesi.
L'archivio è stato realizzato con il contributo finanziario della
Regione: grazie alla legge regionale sul Cinema, infatti, il
Friuli Venezia Giulia è all'avanguardia in Italia per il sostegno
alla "settima arte". Se la cultura è momento di elevazione e di
crescita dell'uomo, essa ha anche valenza economica e di
promozione turistica.
Ecco, allora, che il cinema in regione ha diversi momenti
egualmente importanti: la produzione di film girati nel
territorio grazie al lavoro di Film Commission, la presenza di
festival di importanza mondiale, la conservazione di pellicole
attuata dalla Cineteca del Friuli, che ora con questo archivio
potrà ampliare e migliorare la propria attività a favore di tutto
il Friuli Venezia Giulia.
La nuova struttura - progettata dagli architetti pordenonesi
Michele De Mattio e Giuliana Raffin e per la quale sono stati
consultati alcuni tra i maggiori esperti a livello mondiale nella
conservazione come Paolo Cherchi Usai e David Francis - può
contenere e conservare nelle migliori condizioni fino a
cinquantamila pellicole e ospiterà, oltre al patrimonio della
Cineteca del Friuli e della Regione, anche film appartenenti ad
archivi pubblici e privati che attualmente non dispongono di un
luogo dove mantenerli in sicurezza. Sono già in corso contatti e
trattative in questo senso tra Jacob e numerose istituzioni.
Tappa fondamentale nella storia trentennale della Cineteca del
Friuli, l'Archivio del Cinema rappresenta soprattutto un grande
passo avanti per la salvaguardia e la valorizzazione delle
immagini cinematografiche, finalmente considerate a pieno titolo
parte integrante del patrimonio culturale di un territorio, in
linea con la "Carta dei diritti dei film" dell'Unesco. È anche un
esempio virtuoso di costruzione eco-compatibile, essendo dotato
di un sistema di riscaldamento geotermico e di pannelli
fotovoltaici che garantiscono il massimo dell'efficienza
energetica e l'utilizzo di energia da fonti rinnovabili.
L'impianto fotovoltaico è formato da 140mq di pannelli
monocristallini per una potenza complessiva di 20KW in grado di
produrre circa 25 mila kwh equivalenti a 15.204 Kg/anno di
emissioni di CO2 evitate o 5,2 TEP/anno (Tonnellate Equivalenti
di Petrolio).
Oltre alla cerimonia inaugurale, il programma prevede la
proiezione, questa sera nel Cinema Sociale di Gemona, dell'unico
film a soggetto che si conosca girato tra le macerie del
terremoto del Friuli: il cortometraggio "Perché" del cineasta
veneziano Enrico Mengotti, realizzato a Gemona nel 1976 a poche
settimane dalle scosse di settembre, nell'area compresa tra il
Duomo, Palazzo Gurisatti (oggi sede della Cineteca del Friuli) e
il vecchio ospedale. A presentare al pubblico questo documento di
straordinario interesse da poco riscoperto, insieme all'autore,
ci sarà lo storico Carlo Gaberscek.
ARC/NNa
Il Presidente della Regione e l'Assessore regionale alla Cultura all'inaugurazione dell'Archivio del Cinema del Friuli Venezia Giulia a Gemona del Friuli. (Gemona del Friuli 29/03/08)
Il Presidente della Regione interviene all'inaugurazione dell'Archivio del Cinema del Friuli Venezia Giulia a Gemona del Friuli. (Gemona del Friuli 29/03/08)