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31.07.2020 15:04

Salute: Regione, gratitudine e responsabilità osservando regole



Udine, 31 lug - Un'iniziativa solidale che esprime la gratitudine nei confronti del personale sanitario impegnato durante l'emergenza Covid-19. Ma anche un auspicio affinché si possa addivenire ad un vero grazie definitivo, per tornare quanto prima alla normalità, proseguendo responsabilmente ad osservare le regole e definendo gli elementi di crisi, con un virus che ancora circola e nuovi casi positivi di importazione.

E' la sintesi del messaggio che il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia ha portato oggi nell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine durante la donazione dei manufatti a forma di cuore frutto dell'iniziativa "grazie di cuore". Circa 250 creazioni nel territorio della provincia di Udine per ringraziare tutto lo staff sanitario e amministrativo impegnato durante l'emergenza Covid-19 nel presidio ospedaliero di Udine. L'iniziativa, che ha respiro nazionale, ha visto circa 30 mila manufatti in tutta Italia realizzati da hobbisti di tutte le età, utilizzando le tecniche artistiche a loro più congeniali, per instillare, in un "Grazie col cuore", il loro sentimento di solidarietà e gratitudine.

Il vicepresidente ha voluto estendere il ringraziamento a tutti coloro che, a vario titolo, hanno avuto una partecipazione attiva nell'emergenza Covid-19 e che si sono messi al servizio del Paese dimostrando, per quanto concerne il Friuli Venezia Giulia, ancora una volta il grande valore e la presenza del volontariato e soprattutto un esempio di comportamento e responsabilità della popolazione.

La Regione è impegnata a predisporre un'ordinanza per andare nella direzione del ritorno alla normalità. Ma, secondo il vicegovernatore, deve essere chiaro che il ringraziamento a corollario degli sforzi importanti che sono stati fatti non è un grazie definitivo. Il virus circola ancora e la tipologia dei casi positivi in regione, molto spesso di importazione, non va sottovalutata. Si tratta di un tema che non può essere ricondotto alle diverse visioni sui modelli del sistema di accoglienza e inclusione, quanto invece alla tutela della salute e alla necessità di un'omogeneità della sorveglianza sanitaria, adottata in Friuli Venezia Giulia ma non altrettanto in altri Paesi. ARC/LP/al