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26.03.2018 19:37

Belt and Road: grandi opportunità di sviluppo da accordo con Chongqing

Trieste, 26 marzo - Siglato oggi l'accordo tra la Fondazione Italia Cina, la Camera di commercio Italo Cinese e il China council for the promotion of international trade (Ccpit) di Chongqing con il quale viene formalizzata una relazione già avviata da tempo con l'ente governativo cinese per la promozione del commercio e degli scambi internazionali e in particolare viene avviato un dialogo con la municipalità più importante della Cina con 33 milioni di abitanti e centro strategico sulla Via della Seta.

Il memorandum of understanding è stato firmato oggi al termine della sessione plenaria del "Belt and Road Forum" in corso a Trieste nel palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia.

Nell'ambito del Silk Road Business Council, l'accordo che la Fondazione Italia Cina e la Camera di commercio Italo cinese hanno già con il Ccpit nazionale, quello firmato oggi assume un ruolo importante perché concretizzerà l'organizzazione di una settantina di appuntamenti sul territorio con imprenditori cinesi impegnati in incontri B2B su progetti specifici di interesse per il tessuto economico italiano.

Nel corso della sessione plenaria del Forum, per il Ccpit è stato il direttore generale per l'Italia, Zhang Gang, a ricordare come quello di Trieste sia proprio il primo degli eventi organizzati nel nostro Paese sulla Via della Seta. Zhang, oltre a ricordare i numerosi progetti infrastrutturali avviati con la strategia "One belt one road", si è soffermato in particolare sui trasporti.

"Per quanto riguarda il trasporto merci su ferro l'anno scorso abbiamo fatto viaggiare 3.300 treni tra la Cina e l'Europa. Il primo treno merci tra la Cina e l'Italia è partito a novembre scorso da Pavia. Il secondo - ha annunciato Zhang - partirà in aprile da Verona, via Trieste, per Changsha, nella provincia dello Hunan. Questa è una grande opportunità per il rafforzamento della collaborazione bilaterale".

Nella seconda parte del forum - a cui sono intervenuti tra gli altri Michelangelo Agrusti per Confindustria, il presidente della Camera di commercio Venezia Giulia Antonio Paoletti e Andrea Comar, presidente dell'associazione costruttori (Ance) del Fvg - a illustrare le opportunità economiche offerte dalle aree interne della Cina è stato il presidente del Ccpit di Chongqing, He Yi. Nella sua relazione He ha ricordato come la municipalità più popolosa ed estesa della Repubblica popolare, favorita dalla collocazione geografica tra i due fiumi, Yangtze e Jialing, è da sempre scalo fluviale tra l'Est e l'Ovest della Cina ed è stato il primo porto commerciale dell'entroterra aperto ai traffici con stranieri. He ha rilanciato l'interesse a sviluppare ulteriormente una collaborazione economica tra Cina e Europa, sulla base della antica Via della Seta.

Le conclusioni della sessione plenaria sono state affidate al vicepresidente della Camera di Commercio italo Cinese, Renzo Cavalieri, che ha rilevato come "il flusso di investimenti cinesi in Italia sia stato molto positivo" e abbia convinto "rispetto alla perplessità iniziale che ruotava intorno all'opinione che si trattasse di un investimento 'predatorio' e depauperante per l'Italia".

Cavalieri ha ricordato due delle principali problematicità che incontrano le aziende italiane quando si affacciano al mercato cinese: le piccole dimensioni e la mancanza di un approccio di rete e di sistema. "A questo proposito l'esempio del Friuli Venezia Giulia - ha indicato Cavalieri - è stato estremamente virtuoso, perché ha saputo agire come sistema, sfruttare la sua posizione geografica e puntare sulla risorsa del porto come fattore di attrattività". ARC/EP