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14.06.2019 13:24

Digitale: Callari, open data è petrolio per Pubblica amministrazione

Udine, 14 giu - "Gli open data sono il petrolio del nuovo millennio accumulato nei depositi della Pubblica amministrazione che può trarne valore per il progresso del territorio e dei cittadini. Ora va capito come utilizzarli al meglio".

Così l'assessore regionale alla Funzione pubblica, semplificazione e sistemi informativi, Sebastiano Callari, ha aperto i lavori dell'Hackathon OpenDataFVg, un evento in corso oggi e domani nell'auditorium Comelli del palazzo regionale a Udine, realizzato in collaborazione con Anci Fvg, CompaFVG e ForumPA per discutere su come l'accesso ai dati aperti possa contribuire alla trasformazione digitale.

"Sappiamo di avere grandi risorse ma non sappiamo come utilizzarle - ha detto Callari - ed eventi come gli hackhaton, ormai diffusi a livello internazionale, possono aiutarci a trovare le menti più acute per sviluppare nuovi modelli operativi".

Per l'assessore "in Italia c'è bisogno di un dicastero che si occupi di digitalizzazione del Paese, non per fare accordi con le grandi multinazionali o con la Cina per lo sviluppo del 5G, ma per investire davvero nell'innovazione della Pubblica amministrazione che è la più grande infrastruttura di cui siamo dotati".

Ad oggi in Friuli Venezia Giulia, oltre alla messa a regime di un processo formativo e culturale per la Pa, i migliori risultati raggiunti riguardano la qualità dei dati, grazie al lavoro svolto sul portale dati.friuliveneziagiulia.it e, sul piano quantitativo, grazie al rilascio in Open Data del patrimonio informativo dell'infrastruttura regionale di dati territoriali e ambientali, culminato, ad esempio, con i dati della rilevazione quotidiana dell'Agenzia regionale per l'ambiente (Arpa) aggiornati in tempo reale.

A livello nazionale, con un'età media dei dipendenti pubblici di 54 anni e una media di mezza giornata di aggiornamento l'anno per ciascun dipendente, l'innovazione è un traguardo ancora complesso, ma molti passi avanti sono stati fatti con l'introduzione del team per la Trasformazione Digitale presso la presidenza del Consiglio, che opera da diversi anni.

Sono quattro i progetti su cui il team ha spinto l'acceleratore dal 2016 ad oggi: i pagamenti digitali attraverso PagoPa, l'anagrafe unica della popolazione residente (Anpr), la carta d'identità elettronica (Cie), e l'identità digitale per ogni singolo cittadino (Spid). Attraverso la diffusione di questi strumenti si potrà raggiungere l'obiettivo di portare tutti i servizi della Pubblica amministrazione su una applicazione digitale mobile accessibile da telefonino.

Attualmente il numero di transazioni effettuate con PagoPa ammonta a circa 22.400 per un controvalore di oltre 3,3 miliardi di euro transati. L'Anagrafe nazionale nel 2016 contava solo 17mila iscritti (i cittadini dell'unico Comune allora attivo, Bagnacavallo in provincia di Ravenna), oggi conta 22,9 milioni di iscritti in 2176 Comuni e vi sono altri 2288 Comuni in attesa di entrare, con un potenziale di altri 15,6 milioni di residenti registrati.

Ad ottobre 2016 erano 217mila, invece, i cittadini in possesso di un'identità digitale Spid, a marzo 2019 erano già 4,2 milioni, mentre i dati riguardanti la carta d'identità elettronica registrano 5650 emissioni giornaliere nei Comuni con postazioni installate per il rilascio. ARC/SSA/fc