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05.09.2008 

CULTURA: MOLINARO, "OMAGGIO A MALDINI" TRA RADICI E FUTURO

Udine, 5 set - L'"Omaggio a Sergio Maldini" che ieri sera ha inaugurato a Santa Marizza di Varmo la kermesse con l'atteso evento speciale "Aspettando Bellarmino", "è un momento di spettacolo e di cultura assolutamente significativo perché valorizza le radici e guarda al futuro: attraverso l'opera dello scrittore riscopriamo, infatti, i valori di un territorio e di una terra ricca di protagonisti culturali, e, nel contempo, investiamo su un ragionamento di attualità, perché non ci può essere futuro di una terra se non c'è consapevolezza delle radici".
Queste le ragioni che secondo l'assessore regionale alla Cultura, Roberto Molinaro, motivano il grande interesse attorno alla prima rappresentazione assoluta in Italia di "Aspettando Bellarmino" (lettura scenica a cura di CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia e Terre di Mezzo per la regia di Rita Maffei), un pungente e appena riscoperto atto unico del giornalista e scrittore che a Roma preferì il Friuli e di cui quest'anno ricorre il decimo anniversario della scomparsa.
Composto da Maldini nella tarda primavera del 1978 per un concorso bandito dalla Rai, il testo ha preso vita, su idea di Franca Maldini, vedova dell'autore, nella barchessa della celebre Casa a Nord-Est, al centro dell'omonimo romanzo vincitore del Premio Campiello 1992.
Introdotta da una breve presentazione, a cura di Mario Turello, del libro di Paolo Simoncelli "Sergio Maldini. Biografia della nostalgia", in appendice al quale è stato dato per la prima volta alle stampe "Aspettando Bellarmino", la serata si è svolta in quella stazione di Varmo, "nella profonda quiete dei suoi cortili", così dolcemente descritta da Maldini nei suoi successi.
"Si è trattato di un doveroso omaggio all'opera di Sergio Maldini - afferma Molinaro - un giornalista e scrittore la cui attività letteraria è stata riconosciuta soltanto dopo la vincita del Campiello e che è peraltro di estrema attualità. Dieci anni fa il Corriere della Sera apriva la sua terza pagina definendo Maldini 'il sognatore del Nordest': il suo non era sogno ma opera che proponeva i valori semplici ma determinati di una terra che in essa può e deve oggi ritrovarsi".
ARC/EP