Notizie dalla Giunta


17.04.2014 17:37

FAUNA: EVITARE LA DISTRIBUZIONE DI CIBO AGLI ANIMALI SELVATICI

Trieste, 17 apr - Il servizio Informativo e Politiche rurali della Regione ricorda nuovamente, anche a fronte di numerose segnalazioni in merito alla distribuzione di cibo alla fauna selvatica in ambito urbano e periurbano, che tale pratica è assolutamente da evitare e da disincentivare, poiché in grado di alterare le normali dinamiche ecologiche. La distribuzione di alimenti da parte dell'uomo può infatti alterare il tasso riproduttivo di alcune specie, limitando i fattori naturali di controllo delle popolazioni e contribuendo quindi a sostenere densità eccessive in contesti non adatti agli animali selvatici. Qualora gli alimenti forniti non siano idonei, inoltre, l'assunzione da parte dei selvatici può essere dannosa: l'alimentazione della fauna selvatica infatti è legata al ciclo produttivo naturale e stagionale dell'ambiente in cui vive e brusche variazioni possono comportare alterazioni metaboliche e del ciclo biologico.
Si deve poi tener conto che il cibo lasciato a terra per attirare un animale sarà verosimilmente utilizzato anche da molte altre specie, compresi potenziali vettori di malattie trasmissibili all'uomo, come ad esempio ratti, piccioni, volpi. Tale pratica comporta quindi dei potenziali rischi sanitari per i cittadini ed in taluni casi anche per gli animali domestici. Infatti, con questa pratica gli animali tendono a perdere anche il naturale timore nei confronti dell'uomo, associandone la presenza alla possibilità di reperire facilmente il cibo. Nel caso di animali di grossa taglia come gli ungulati, il foraggiamento può rappresentare un rischio per le potenziali collisioni con gli autoveicoli, soprattutto qualora l'alimento sia distribuito in aree che spingono la fauna ad attraversare le vie di comunicazione più frequentate, come strade o reti ferroviarie.
Anche per questo motivo numerosi Comuni del Friuli Venezia Giulia hanno emanato ordinanze che vietano la somministrazione di cibo agli animali selvatici. Viene infine raccomandato, nel caso in cui si verifichi l'incontro con un cucciolo, di valutare attentamente lo stato del soggetto prima di intervenire, avvertendo il CFR-Corpo Forestale Regionale o gli organi di vigilanza provinciale, poiché spesso non è abbandonato, ma la madre, anche se non visibile, è nelle immediate vicinanze. Nel caso ad esempio dei giovani caprioli, l'eventuale contatto o la raccolta del piccolo ne determina l'abbandono da parte della madre. ARC/RM