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09.03.2018 15:49

Lavoro: Panariti, le donne si rimettono in gioco con la formazione

Staranzano (Go), 9 marzo - "Un progetto interessante che conferma la positività delle donne di fronte ai percorsi di formazione, la disponibilità a imparare e intraprendere, per affrontare nuove opportunità lavorative e ricollocarsi".

E' quanto ha affermato l'assessore regionale al Lavoro e alla formazione, Loredana Panariti, intervenendo ieri sera a Staranzano alla illustrazione del progetto "Portiere di quartiere: esperte di conciliazione a tua disposizione".

Il progetto, presentato nella Giornata internazionale della donna 2018, è stato ideato dal Comune di Staranzano, in collaborazione con l'associazione Fantasticamente, e realizzato con un finanziamento della Regione di 15 mila euro, nell'ambito delle Iniziative Speciali - Buone Pratiche bando 2017.

"Portiere di quartiere" ripropone, prosegue e sviluppa l'azione positiva 'Tutti nella stessa … famiglia'.

Si tratta di iniziative innovative destinate a favorire l'accesso al lavoro e i percorsi di carriera delle donne, affrontando l'ostacolo più grande, quello della conciliazione dei tempi e della redistribuzione dei carichi domestici all'interno della famiglia.

L'iniziativa si attua in un territorio provinciale, quello di Gorizia, dove il 54 per cento degli iscritti al Centro per l'impiego ha un'età compresa tra 30 e 54 anni, e dove emerge forte il peso dei problemi di conciliazione tra il lavoro e la famiglia.

Panariti ha innanzitutto rilevato che è essenziale diffondere quante più informazioni possibili su queste iniziative, al fine di promuovere i percorsi di formazione e creare una rete territoriale efficace che sostenga il lavoro delle donne.

La Regione, inoltre, per supportare le esigenze delle donne sostiene i servizi di conciliazione e incentiva le assunzioni di lavoratrici madri.

Secondo Panariti, il progetto denominato "Portiere di quartiere: Le Bobolare vicine tuttofare" coniuga esigenze e risposte in modo esemplare. Prende infatti nome dialettale dall'albero simbolo della cittadina, il "Bobolar", e vuole rafforzare le relazioni tra le persone dentro la comunità.

L'elemento innovativo di quest'azione sta nel fatto che il reclutamento avviene tra le donne disoccupate e che quindi il reclutamento stesso, e la formazione, rappresentano un'attività lavorativa. La promozione del progetto avviene il sabato mattina in occasione del mercato: in quel contesto le operatrici raccolgono le domande di conciliazione, ascoltando le necessità e proponendo quelli che sono i servizi forniti.

Le donne che sono impegnate a operare nei servizi di conciliazione, trovano occupazione dopo avere seguito un corso di formazione. Dimostrando, ha precisato l'assessore, "che le donne sono molto disponibili a formarsi, a mettersi in rete, a intraprendere nuovi progetti ai quali partecipare ed essere protagoniste".

"Lungo un percorso - ha concluso Panariti - che favorisce lo sviluppo dell'autoimprenditorialità".

A partire dal mese di aprile, nella piazza principale di Staranzano sarà attiva la casetta delle 'Bobolare: vicine tuttofare', saranno a disposizione della popolazione offrendo servizi al cittadino.

I servizi proposti sono semplici: si parte dalle faccende domestiche, come la stiratura o il fare la spesa, per poi passare a servizi di baby sitting o ad altre forme di sostegno, come per esempio aiutare gli anziani nella compilazione della modulistica quotidiana. ARC/CM