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05.03.2018 17:50

Amianto: Vito, adozione Piano passaggio storico

Trieste, 5 mar - "Dopo trent'anni dall'approvazione del precedente Piano regionale sull'amianto siamo alle battute conclusive del percorso di aggiornamento e riscrittura del documento che verrà approvato in via definitiva entro questa legislatura: si tratta di un passaggio storico perché la rimozione dell'amianto non è solo un obiettivo ambientale e sanitario, ma anche una sfida morale e etica a cui politici e amministratori devono impegnarsi in prima linea".

Lo sottolinea l'assessore regionale all'Ambiente, Sara Vito, a seguito dell'adozione del nuovo Piano regionale amianto da parte della Giunta avvenuta nella recente seduta dell'Esecutivo.

Il nuovo Piano regionale amianto, dando attuazione a quanto previsto dalla legge regionale 34/2017, costituisce un documento di aggiornamento al precedente Piano regionale del 1996, sia dal punto di vista tecnico che normativo, ma stabilisce anche una serie di azioni concrete, con un approccio interdisciplinare e informatizzato finalizzato alla prevenzione.

"Il nuovo Piano - spiega Vito - poggia su alcuni principi forti: la trasversalità dell'approccio, che non riguarda solo la sanità e l'ambiente, la centralità della prevenzione che passa attraverso l'attuazione delle bonifiche, il forte impulso impresso alla ricerca e all'informazione e al tema della sicurezza sul lavoro".

Cardine delle attività previste dal Piano è l'implementazione delle banche dati informatiche e georeferenziate. Oltre a molte attività pianificate e soggette a cronoprogramma, il Piano conferma l'impegno della Regione sul fronte dei contributi per lo smaltimento.

"Solo nello scorso anno - ricorda l'assessore - la Regione ha erogato 1,8 milioni di euro a famiglie, imprese e enti locali; nel 2018, la quota è già stata incrementata con l'apertura e finanziamento di un ulteriore canale contributivo a favore dei Comuni per interventi su edifici di proprietà privata, nel caso di inottemperanza all'ordinanza emessa dal sindaco nei confronti dei proprietari e di un canale per associazioni e edifici di culto".

Per incentivare i Comuni ad aderire al censimento degli edifici pubblici, altro punto determinante del Piano, l'assessore ricorda che in occasione dell'illustrazione del documento al Consiglio delle autonomie locali è stato deciso il coinvolgimento di un referente per ogni Uti per dare impulso alla sensibilizzazione degli enti locali su questo aspetto.

Il Piano, che ora sarà sottoposto alla Commissione consiliare, ha avuto un lungo percorso di ascolto e condivisione con le associazioni e i soggetti più direttamente coinvolti.

In merito alle osservazioni al Piano presentate in questi giorni dal Comune di Monfalcone, l'assessore rende noto che "sono pervenute quando l'iter di redazione del Piano era già stato concluso".

La Direzione centrale Ambiente ha informato l'amministrazione conumale che "tenendo conto che il Piano costituisce sì il documento di riferimento delle attività future, ma ha un'impronta di carattere generale, le osservazioni pervenute potranno essere eventualmente tenute in considerazione nella fase attuativa del Piano". ARC/EP