"Le attività sociali dei migranti sono benefiche anche per la sicurezza".
Trieste, 16 gennaio - "L'utilizzo di fondi europei per sostenere la progettazione delle attività socialmente utili in cui sono coinvolti i richiedenti asilo offre ai Comuni l'opportunità di risorse aggiuntive da utilizzare per assumere operatori a tempo determinato che possano dedicarsi a questo compito".
Lo ha rilevato l'assessore regionale alla Solidarietà Gianni Torrenti che ha fatto il punto sul coinvolgimento attivo dei richiedenti asilo presenti in Friuli Venezia Giulia. Le risorse europee, come ha spiegato l'assessore, sono svincolate dal Patto di stabilità e permettono alle Amministrazioni municipali di coinvolgere personale specializzato cui non potrebbero attingere altrimenti.
"Siamo stati la prima Regione in cui Comuni, 40 in tutto ad ora, hanno sottoscritto protocolli per le attività socialmente utili dei richiedenti asilo - ha ricordato Torrenti -. Si tratta, giova precisarlo, di attività volontarie e gratuite che riguardano in tutto 2.500 persone, vale a dire la stragrande maggioranza dei richiedenti asilo".
Secondo l'assessore alla Solidarietà "il beneficio è duplice. Da un lato gli ospiti stranieri impegnati nelle attività volontarie e gratuite hanno la possibilità di ricambiare in parte l'accoglienza ricevuta. D'altro lato - ha concluso Torrenti - c'è un importante beneficio sul versante della sicurezza: i richiedenti asilo sono impegnati in azioni positive e vengono così sottratti al circolo vizioso dell'ozio che può talora diventare la premessa di azioni e comportamenti nocivi per la nostra comunità regionale".
ARC/PPH
