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17.11.2017 13:10

Salute: Giornata uso prudente antibiotici, in Fvg in calo dal 2013

Telesca, sotto la media italiana e Ue grazie a forte impegno

Udine, 17 novembre - Domani, 18 novembre, è la Giornata Europea per l'uso prudente degli antibiotici, istituita su un tema fondamentale quale è quello della resistenza dei batteri agli antibiotici, una delle principali minacce per la salute pubblica.

Si stima che ogni anno nel mondo circa 700.000 persone muoiano per infezioni causate da batteri multi resistenti ai farmaci e una proiezione al 2050 indica che le infezioni sostenute da questi batteri potrebbero rappresentare una delle principali cause di morte nella popolazione mondiale.

Alla base di questo fenomeno ci sono molti elementi, il principale dei quali è legato ad un uso eccessivo e non corretto degli antibiotici, sia in campo umano che animale, che favorisce la selezione, moltiplicazione e diffusione dei ceppi batterici resistenti.

Per contrastare il fenomeno è necessario un impegno globale che oggi vede assieme Organizzazione Mondiale della Sanità, Unione europea, Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) e il ministero della Salute.

"Tra questi attori sono orgogliosa di includere anche la nostra Regione", afferma l'assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra Telesca, ricordando che a partire dal 2013 "attraverso la Rete cure sicure abbiamo avviato un programma che con il coinvolgimento dei professionisti sanitari e dei cittadini ha lo scopo di promuovere un uso prudente degli antibiotici e che - rende noto Telesca - sta ottenendo ottimi risultati".

In Friuli Venezia Giulia, infatti, dal 2013 ad oggi il consumo di antibiotici, sia a livello ospedaliero che territoriale, è passato da 107.5 DDD a 97.7 DDD (Defined Daily Dose, è la misura utilizzata a livello internazionale per misurare il consumo di antibiotici) x 100 giorni di degenza ordinaria e da 16.8 a 15.5 DDD x 1000 abitanti die a livello territoriale.

In particolare, c'è stata una forte diminuzione di specifiche classi di antibiotici sottoposte a politiche di contenimento del consumo come, ad esempio, i chinoloni scesi da 19.2 a 15.0 DDD x 100 giorni di degenza ordinaria nelle strutture per acuti e da 2.4 a 1.9 DDD x 1000 abitanti die a livello territoriale, e le cefalosporine di 3° generazione negli ospedali (da 8.5 a 7.2 DDD x 100 giorni di degenza).

"Con questi dati ci poniamo sotto la media europea e anche italiana per consumo territoriale", sottolinea Telesca.

Confrontando, infatti, i dati regionali con quelli più recenti a livello europeo (2016 fonte network europeo ECDC ESAC-Net) il Friuli Venezia Giulia (15.5 DDD x 1000 abitanti die) si trova sotto la media europea e sotto il valore italiano per quanto riguarda il consumo territoriale (rispettivamente 21.9 e 26.9 DDD x 1000 abitanti die).

Per quanto riguarda i consumi ospedalieri (2.09 DDD x 1000 abitanti die) la regione si attesta tra i valori europei più bassi con 2.06 DDD x 1000 abitanti die e ampiamente al di sotto della media nazionale 2.47 DDD x 1000 abitanti die.

In coerenza con le raccomandazioni internazionali e in anticipo rispetto al Piano per il contrasto alla antimicrobico resistenza appena licenziato a livello nazionale "il nostro Sistema sanitario regionale - precisa il coordinatore della Rete cure sicure, Silvio Brusaferro - si è dotato di un approccio al problema che include gli aspetti umani ed animali e di un gruppo regionale di coordinamento del programma che coinvolge professionisti tra cui infettivologi, microbiologi, farmacologi, medici internisti, pediatri, epidemiologi, medici di sanità pubblica, odontoiatri, farmacisti, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, veterinari. A questo gruppo si aggiunge una rete di esperti presenti in tutte le aziende del Servizio sanitario regionale a livello ospedaliero e territoriale".

"Sono state delineate raccomandazioni terapeutiche basate sull'epidemiologia regionale delle resistenze batteriche, condivise oggi in tutto il Friuli Venezia Giulia per il trattamento delle infezioni più comuni come polmoniti, infezioni del sangue, della cute e delle vie urinarie e imposte alcune limitazioni nell'utilizzo di alcuni antibiotici suscettibili di favorire l'insorgenza di resistenze batteriche", spiega ancora Brusaferro.

Il Ssr ha oggi un sistema di monitoraggio e di diffusione dati continuo sulle resistenze microbiche e sul consumo degli antibiotici; ha promosso documenti e attività di promozione dell'igiene delle mani e dell'utilizzo delle precauzioni per la prevenzione delle infezioni, dotandosi anche di un piano di formazione continua sul tema rivolto ai cittadini e associazioni in collaborazione con professionisti sanitari.

Infine, è stato predisposto materiale informativo dedicato alla popolazione reso disponibile nei punti informativi aziendali, nella rete delle farmacie territoriali, negli ambulatori dei distretti, in altri punti strategici della rete sanitaria regionale e sui siti web aziendali e regionale (www.regione.fvg.it).

"La nostra regione - conclude l'assessore Telesca - è fortemente impegnata a continuare a sostenere l'uso prudente degli antibiotici e in occasione della giornata tengo a rinnovare alcune raccomandazioni a tutti i cittadini: non utilizzare gli antibiotici per curare l'influenza o il raffreddore perchè questi farmaci agiscono contro i batteri ma non sono attivi contro i virus che sono la causa principale di queste patologie; vaccinarsi per prevenire l'influenza e le infezioni da pneumococco, il miglior modo per prevenire possibili complicanze batteriche; utilizzare gli antibiotici solo quando sono stati prescritti dal medico e seguirne scrupolosamente le raccomandazioni; non utilizzare gli antibiotici avanzati da precedenti terapie senza la prescrizione da parte di un medico; non utilizzare gli antibiotici sugli animali senza l'adeguata prescrizione veterinaria". ARC/EP