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09.03.2018 17:26

Cultura: Torrenti, in Fvg è motore di sviluppo

Trieste, 9 marzo - "Il Friuli Venezia Giulia è la Regione che investe maggiormente in cultura. Dal 2013 al 2017 i fondi destinati dalla Regione alla cultura sono raddoppiati, ma non si tratta di un aumento della spesa bensì di un investimento che genera ampie ricadute sul territorio". Lo ha dichiarato l'assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti, che a Trieste ha illustrato i risultati ottenuti dalla Regione nell'ambito della cultura nell'arco dell'ultima legislatura.

Gli stanziamenti regionali sono passati dai 24.498.045 euro del 2013 ai 47.785.974 euro del 2017 che rappresentano l'1,25% delle risorse libere del bilancio. Parallelamente i limiti di impegno pluriennali sono stati ridotti da 17.287.300 euro (2013) a 14.167.570 euro (2017), mentre i fondi statali ottenuti a sostegno dei progetti avviati in Friuli Venezia Giulia sono passati da 9.400.000 euro (2013) a 17.000.000 euro (2017).

"Si tratta di un impegno, cioè raggiungere l'1 per cento del bilancio, che la Giunta si era assunta con i cittadini e che ha mantenuto - ha detto Torrenti -. Attraverso una politica di riordino meritocratica è stato possibile reperire le risorse necessarie ad aumentare i fondi per la cultura. Grazie alla nuova legge regionale abbiamo permesso ai soggetti di maggiori dimensioni di attuare una pianificazione attraverso la concessione di contributi triennali, sono stati aumentati i fondi a beneficio delle realtà più piccole ed anche le erogazioni avvengono più ripidamente dato che il 100 per cento del contributo viene elargito a inizio anno, una situazione unica in Italia".

Le risorse investite su teatro, musica, cinema, festival, divulgazione umanistica e scientifica e giovani sono passate dai 18.583.000 euro del 2013 ai 30.860.000 del 2017 e Torrenti ha evidenziato che "siamo la Regione che investe di più in assoluto su cori, bande, teatro amatoriale e folklore, ovvero oltre 1,2 milioni di euro annui".

La Regione ha recuperato e gestito direttamente le risorse precedentemente assegnate alle Province e ha investito nel 2017 oltre un milione di euro per la messa in sicurezza di palcoscenici e l'attuazione di interventi di manutenzione, con un ulteriore stanziamento di 390.000 euro a favore del bando previsto per quest'anno. Sono, poi, state varate leggi per valorizzare il patrimonio storico-culturale della Prima guerra mondiale e l'esperienza delle Portatrici carniche, oltre a nuove linee contributive tematiche in occasione di Tolmezzo Città Alpina.

Sono stati poi effettuati importanti investimenti sui beni culturali, tra i quali 5 milioni di euro per Villa Coronini a Gorizia, oltre 4 milioni di euro per Villa Manin, oltre 1,5 milioni di euro per il bando per il restauro degli archivi e degli affreschi delle chiese e 400.000 euro per quello per la sistemazione degli organi storici. Sono inoltre stati attuati numerosi interventi del valore di svariati milioni di euro sul patrimonio culturale religioso.

In merito alla governance degli enti culturali Torrenti ha sottolineato "la creazione nel 2016 dell'Ente regionale per il patrimonio culturale (Erpac), che ha permesso la razionalizzazione di tre enti ed è diventato il punto di riferimento per attuare una regia complessiva delle strutture museali del Friuli Venezia Giulia, godendo di una dotazione finanziaria annuale di 6 milioni di euro. Ha poi grande peso il rinnovo dell'accordo con lo Stato che ha portato alla gestione da parte della Fondazione Aquileia di tutte le aree archeologiche, del Museo archeologico nazionale, di Palazzo Brunner e del Museo Paleocristiano, affidando così al nostro territorio uno dei siti archeologici più rilevanti del Paese. Si tratta di un risultato straordinario che sta alla base di un salto di qualità sul futuro sviluppo culturale e turistico dell'area ed è l'esito di scelte di competenza sulle persone e di ferma convinzione sul progetto".

L'assessore ha ribadito "il forte impegno della Regione a favore della promozione della lettura, anche in virtù del fatto che il Friuli Venezia Giulia è la regione più 'lettrice' d'Italia. Per le biblioteche sono stati aumentati gli stanziamenti del 50 per cento ed è stata attuata la riforma della normativa sui musei di interesse regionale, che ha permesso la costituzione del Sistema museale regionale. Per quanto concerne i 7 musei di interesse regionale gli stanziamenti passeranno da 480.000 euro annuali a 850.000 nel 2018, a 1.400.000 euro nel 2019 e 2020, che si sommano a 200mila euro annuali per le reti museali e 330mila euro per gli ecomusei. A salvaguardia della cultura locale abbiamo poi varato il primo piano triennale di politica linguistica a tutela del Friulano, triplicato le risorse all'Arlef (da 400.000 euro a 1.235.000 euro), istituito la Festa della Patria del Friuli e creato l'Ufficio centrale per la lingua slovena e inserito nuove linee contributive".

Inoltre, Torrenti ha precisato che "il riconoscimento della bontà del lavoro svolto, grazie alla qualità dei nostri dirigenti regionali, ha creato le condizioni che ci hanno permesso di ottenere ben 132 milioni di euro di investimenti per siti culturali ottenuti dal Mibact su fondi europei".

L'assessore ha infine spiegato che "non si deve dimenticare quanta occupazione la cultura generi in Friuli Venezia Giulia e quanta ne possa generare in futuro: almeno 100 sono i nuovi occupati stabili nel settore, in modo particolare nel campo dello spettacolo, dove il fatturato sviluppa decine di milioni di euro, diversamente dal settore museale, dove a fronte di un milione di visitatori in regione si sono prodotti solo 2 milioni di euro di incassi. Gli spettatori e i visitatori si aspettano accessibilità fisica e culturale e una nuova offerta di servizi innovativi e approfondimenti che soddisfino ogni loro curiosità. E questa è un'ulteriore grande potenzialità di lavoro qualificato e giovanile da sviluppare come prossimo obiettivo". ARC/com