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16.03.2018 18:21

Vino: accordo Ita-Slo per creazione doc transfrontaliera Teran

Trieste, 16 mar - È stato sottoscritto oggi a Portopiccolo (Duino Aurisina - Trieste) nel corso dell'ottava edizione della manifestazione Teranum, il disciplinare sul vino Terrano che unisce i produttori sloveni e italiani e per il quale hanno dato il loro supporto tecnico e amministrativo la Regione Friuli Venezia Giulia e il ministero dell'Agricoltura. L'accordo odierno di fatto traghetta il documento, dopo una ratifica da parte dei due Stati, direttamente a Bruxelles per il via libera finale sulla Doc transfrontaliera.

Si è trattato di un lavoro che è partito dall'ottobre del 2015 e che ha coinvolto l'associazione viticoltori del Carso in una serie di incontri con i colleghi di oltreconfine, accompagnati dalle Istituzioni regionali e statali. L'obiettivo era quello di evitare che i produttori del Carso perdessero la storica denominazione in bottiglia. Proprio per questo era indispensabile, come a suo tempo indicato dalla Regione, condividere con la Slovenia la realizzazione di una Doc transfrontaliera.

Nel disciplinare vengono definite le caratteristiche del vino, che assume la denominazione di Teran e che viene prodotto sull'altipiano carsico italiano e sloveno. Tra le specifiche definite dal documento, oltre all'area geografica di produzione e i procedimenti enologici, viene stabilita la varietà (refosco), la quantità di uva per ettaro (9000 kg), il legame tra ambiente geografico e caratteristiche del prodotto e infine le qualifiche per la certificazione.

È stato superato il problema relativo all'arricchimento del saccarosio, permesso in Slovenia ma vietato in Italia. Le parti infatti hanno convenuto di fare riferimento alla normativa europea.

Il Teran è un vino rosso, secco, fermo di media alcolicità e con sapore e profumi di frutti di bosco. Una sua specifica e apprezzata caratteristica è quella di essere particolarmente ricco di polifenoli, che sono degli antiossidanti benefici per la salute. A favorire questa qualità, unitamente al suo colore rosso rubino, contribuisce l'incrociarsi del clima mediterraneo a quello tipico delle Prealpi.

Da parte della Regione è stata sottolineata la portata storica dell'accordo, che ha trasformato quella che era una criticità in un'opportunità, realizzando un'aspirazione di unitarietà che le popolazioni del Carso attendevano da quasi un secolo.

Fondamentale in questo senso, come è stato infine rimarcato, si è rivelato il rafforzamento in questi ultimi anni delle relazioni tra il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia, che ha contribuito al conseguimento di questo importante obiettivo per l'economia del territorio. ARC/GG/fc