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01.07.2015 17:32

FINANZE: PERONI, DAL PATTO SERRACCHIANI-PADOAN BENEFICI PER OLTRE 800 MILIONI DI EURO TRA IL 2014 E IL 2017

Pretestuose e ingiustificate le polemiche sull'Autonomia della Regione Friuli Venezia Giulia.

Trieste, 01 lug - Nessuna spada di Damocle sugli equilibri finanziari della Regione Friuli Venezia Giulia. Lo precisa l'assessore regionale alle Finanze Francesco Peroni a seguito della diffusione del Rapporto sul coordinamento della Finanza pubblica regionale, curato dalla sezione di Controllo della Corte dei Conti, e delle polemiche politiche innescate sul punto dalle opposizioni di centrodestra.

"In questa vicenda non c'è nulla di nuovo che non sia già stato detto", spiega Peroni ricordando "due elementi essenziali": da un lato il Patto Serracchiani-Padoan che "ci consente di portare a casa oltre 800 milioni tra il 2014 e il 2017, tra risorse e spazi finanziari aggiuntivi". Ciò si traduce in "altrettanti margini di manovra per la nostra spesa e i nostri investimenti nelle leggi finanziarie e nelle manovre di assestamento di questi anni. Benefici di cui stiamo già fruendo".

In secondo luogo "non è plausibile, né sostenibile la tesi che avremmo svenduto l'Autonomia attraverso una cessione di prerogative allo Stato, intese come potestà da parte dello Stato stesso di modificare unilateralmente l'Accordo. Questo potere lo Stato lo ha comunque - puntualizza l'assessore Peroni - in nome di un principio generale dell'Ordinamento che, come ribadito dalla Corte Costituzionale anche con recentissime sentenze, attribuisce allo Stato la potestà di intervenire in nome dei principi di unità economica e di coordinamento della Finanza pubblica, modificando, se del caso, gli equilibri finanziari tra Stato e Regioni, sia ordinarie che speciali".

Per quanto riguarda le polemiche politiche, Peroni aggiunge che esse vengono da una componente che "ha firmato un Accordo precedente, il cosiddetto Patto Tondo-Tremonti, che disegnava un equilibrio ben più oneroso per la nostra Regione dal punto di vista degli oneri finanziari e per di più in una forma perpetua. Una caratteristica che non è del Patto Serracchiani-Padoan, che dovrà essere rinegoziato nel 2017 e quindi eventualmente integrato e migliorato".

Peroni ricorda inoltre come l'intesa sottoscritta il 23 ottobre dello scorso anno a Roma tra la presidente Serracchiani e il ministro delle Finanze Padoan abbia già consentito, nel 2014, di "portare nelle casse della Regione 80 milioni di euro aggiuntivi, in termini di spazi finanziari".

Tutto questo significa, ad esempio, che "se, a seguito della Finanziaria 2015, in questi giorni possiamo discutere di una manovra di assestamento che vale 287 milioni di euro, senza questo Accordo dovremmo discutere invece di una disponibilità complessiva, inferiore di 80 milioni. Come dire, ad esempio, che in assestamento non potremmo prevedere gli ulteriori stanziamenti su Salute e Infrastrutture, che rispettivamente valgono 40 e 30 milioni di euro" ha chiarito Peroni.

"Vogliamo parlare anche di questi benefici oppure si preferisce continuare nella sterile e pretestuosa polemica sull'Autonomia?", conclude l'assessore regionale alle Finanze.

ARC/PPD

 
in merito al "Rapporto sul coordinamento della Finanza pubblica regionale", curato dalla sezione di Controllo della Corte dei Conti, rilasciate a Trieste il 1° luglio 2015