Notizie dalla Giunta


01.07.2015 16:43

CAFFARO DI TORVISCOSA: VITO, NO ALLA VENDITA DI BENI IMMOBILI SENZA L'OK AMBIENTALE

Trieste, 1 lug - Ai fini della vendita dei beni immobili della Società Caffaro Chimica a Torviscosa è necessario dare previa soluzione alle problematiche ambientali. In difetto di tali iniziative, la procedura fallimentare potrà considerare di ricorrere anche all'abbandono del bene, soluzione che avrebbe però delle conseguenze negative sulle prospettive di recupero dei beni.

Lo ha riferito oggi l'assessore all'Ambiente del Friuli Venezia Giulia Sara Vito rispondendo a un'interrogazione del consigliere regionale Mauro Travanut nel corso dell'odierno question time. Riportando quanto il commissario straordinario della Caffaro Marco Cappelletto ha fatto pervenire in una nota alla Regione, Vito ha precisato come l'amministrazione straordinaria si sia attivata negli anni anche per porre rimedio alla questione della bonifica del sito, elaborando una proposta progettuale esaminata e valutata favorevolmente dal Ministero dell'Ambiente in due Conferenze dei Servizi tra il 2013 e 2014.

Il progetto (costo stimato 32.000,00 euro), rispetto al quale sono state richieste modifiche e integrazioni, al momento non è tuttavia stato ancora approvato in quanto sono in corso alcune verifiche di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e inoltre devono essere ancora fornite ulteriori specifiche.

Il commissario straordinario, ha evidenziato Vito, ha già comunicato che, a partire dallo scorso mese di giugno, le spese per il mantenimento in sicurezza del sito di Torviscosa non potranno essere ulteriormente sostenute dalla procedura di amministrazione straordinaria di Caffaro.

Come conseguenza, saranno interrotti monitoraggi, manutenzione delle barriere idrauliche, trattamento delle acque e altre attività per le quali Cappelletto ha invitato i soggetti pubblici competenti a intraprendere le azioni necessarie per il mantenimento delle condizioni di sicurezza ambientale, addebitando gli oneri sostenuti al passivo di Caffaro conformemente alla legge fallimentare.

Nei Siti inquinati di Interesse Nazionale (SIN), ha concluso l'assessore, è chiamato a intervenire il Ministero dell'Ambiente ma la Regione Friuli Venezia Giulia conferma la propria disponibilità per ogni eventuale collaborazione.

ARC/Com/RED