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24.01.2018 16:20

Ambiente: analisi Pcb a Maniago, tecniche diverse ma nessun rischio

Trieste, 24 gennaio - Gli esiti diversi delle analisi dei policlorobifenili (Pcb) sui suoli nel maniaghese, nel 2016 e nel 2017, sono dovuti alle differenti strumentazioni e tecniche di rilevamento dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (Arpa Fvg). I risultati emersi, in ogni caso, restano all'interno dei parametri previsti dalla normativa nazionale.

E' stata questa, in sintesi, la motivazione fornita, nel corso dell'odierna seduta del Consiglio regionale del Fvg, dall'assessore all'Ambiente ed Energia che ha spiegato, inoltre, le motivazioni relative ai diversi valori soglia nelle analisi dell'Arpa Fvg rispetto a quelli emersi in uno studio della Regione Veneto.

Nel dettaglio, la differenza, fra 2016 e 2017 nella determinazione dei Pcb da parte del Laboratorio Arpa Fvg, è stata motivata nell'uso della diversa tecnica di rilevamento. Nel 2016 è stata applicata quella che viene definita "alta risoluzione" perché era indisponibile lo strumento per la tecnica a "bassa risoluzione" di norma utilizzato nelle analisi dei terreni che, infatti, è stato riproposto nel 2017.

In entrambi gli anni e con le diverse metodologie, i campioni di Maniago non hanno dato evidenza di Pcb superiori a 0.001 mg/kg, dato che rientra nei parametri previsti dalla normativa.

Quanto invece al "livello soglia di attenzione" per i Pcb, utilizzato dall'Arpa Veneto, è stato segnalato che esso deriva da uno studio della Regione Veneto volto ad approfondire le conoscenze sul contenuto in diossine, furani, policlorobifenili e idrocarburi policiclici aromatici nei suoli dei territori veneti con lo scopo di fornire un riferimento per i valori limite sui suoli agricoli ma non si tratta di un valore nazionale. La Regione Fvg si attiene a quanto evidenziato nel D.Lgs. 152/2006. ARC/LP/ep