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04.11.2017 13:20

Regione in cifre: oltre 54% Fvg legge libri, è record nazionale

Trieste, 4 novembre - I cittadini del Friuli Venezia Giulia si confermano i più assidui lettori di libri in Italia e la percentuale di quanti hanno letto almeno un volume all'anno è ulteriormente cresciuta dal 51,3 del 2015 al 54,3 del 2016.


È una delle eccellenze che emerge dalla pubblicazione "Regione in cifre 2017" che condensa in 360 pagine i numeri definitivi e ufficiali più rilevanti del Friuli Venezia Giulia. Il dossier, distribuito a 3000 destinatari tra cittadini, società e istituzioni pubbliche, è disponibile da oggi online (www.regione.fvg/statistica) e sui social istituzionali della Regione (Facebook, Instagram e Twitter).

Altri dati confermano la speciale attitudine del Friuli Venezia Giulia alla cultura e all'istruzione. I suoi cittadini sono al secondo posto in Italia per l'ascolto dei programmi radiofonici (60,9% rispetto alla media nazionale del 53%), per la lettura dei quotidiani (61,2% contro la media nazionale del 43,9%) e per le visite a musei e mostre (41%).

Il Friuli Venezia Giulia vanta il terzo posto tra le regioni italiane e un incremento tendenziale rispetto al 2015 anche per la frequenza ai concerti (+2,8%) e gli ingressi a teatro (+1,7%). Aumentano del 2,8% anche gli accessi al cinema. Una regione così colta registra anche uno dei più bassi tassi di abbandono scolastico, pari all'8 per cento, a fronte di una media nazionale del 13,8. Nel 2016 il 73,1 per cento delle famiglie del Friuli Venezia Giulia era in possesso di un collegamento internet e gli utilizzatori del pc sono il 61,4 per cento (56,1 in Italia).

Il dato su cultura e istruzione s'inserisce nel contesto di una regione in cui nel 2016 le famiglie che ritenevano le proprie risorse economiche almeno adeguate erano il 65,6%, in crescita di 5 punti percentuali rispetto al 60,6% del 2015 (60% Italia nel 2016), e il 7,1% delle famiglie ha percepito un miglioramento rispetto all'anno precedente.

In Friuli Venezia Giulia risiedono 1.217.872 abitanti, di cui 104.276 di cittadinanza straniera. A Trieste i residenti sono 204.234, a Udine 99.341, a Pordenone 51.139, a Gorizia 34.742. L'età media della popolazione regionale all'anno 2016 risulta pari a 46,9 anni, in aumento rispetto ai 46,6 anni del 2015. Il numero medio di figli per donna è pari a 1,33.

Gli abitanti del Friuli Venezia Giulia manifestano soddisfazione per il loro stato di salute: l'82,7% degli over 14 lo considera buono e molto buono, rispetto al 81,2% della media nazionale. I fumatori sono il 19,3% della popolazione regionale (dato Italia 19,8%) e il 27,6% pratica un'attività sportiva in modo non continuativo. Gli sport di squadra, in particolare, hanno segnato un vero boom nel 2016, con una crescita nel calcio del 28,65% e di ben il 69,8% nelle altre discipline di gruppo. Grande successo anche per il ballo, visto che 16.229 persone in più si sono dedicate alla danza nel 2016 rispetto all'anno precedente.

Lo sviluppo del Friuli Venezia Giulia si pianta su un'economia in crescita: il Pil cresce nel 2016 del 1,3%, con un incremento degli investimenti fissi lordi del 2,1% e della spesa dei consumi delle famiglie dell'1,3%. Il valore dell'export è lievitato di 700 milioni di euro, con gli Stati Uniti assurti per la prima volta a primo Paese di destinazione delle esportazioni regionali. Tra i maggiori incrementi crescono le merci dirette in Turchia (+40,8%) e Algeria (+85,1%).

Il traffico merci è salito nei porti regionali del 3,6% e deciso è stato l'aumento dei transiti sulle arterie autostradali sia sulla Udine-Tarvisio (+2,4% verso Tarvisio e +2,5% verso Udine) sia sulla Venezia-Trieste (+4,1% verso Trieste e +4,5% verso Venezia). Bene l'agricoltura (aumento tendenziale del valore aggiunto del settore primario pari all'1,7%) e il turismo, settore in cui gli arrivi hanno superato nel 2016 i 2,3 milioni e le presenze hanno sfondato quota 8 milioni.

Infine, gli abitanti del Friuli Venezia Giulia sono sempre più soddisfatti dei loro trasporto pubblico locale. Il 68% giudica i treni frequenti (66% nel 2015), 60% puntuali (57% nel 2015) e con facilità di posti a sedere (82% contro il 79% di un anno prima). Per i bus, il cui utilizzo è aumentato dell'1,5%, l'indice di soddisfazione su frequenza, puntualità e posti a sedere è rispettivamente del 23,5, 31,2 e del 19,8 per cento superiore rispetto alla media nazionale. ARC/PPH/fc